
Lo scorso sabato 24 maggio, nella basilica di San Bartolomeo all’Isola Tiberina, Santuario dei Nuovi Martiri del XX e del XXI secolo, si è tenuta una cerimonia per ricordare i 28 magistrati assassinati e le persone uccise con loro, alla presenza, in rappresentanza del Governo, del Sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro delle Vedove, del giudice costituzionale Angelo Buscema, dei consiglieri del C.S.M. Daniela Bianchini e Paola D’Ovidio, del vice Sindaco della città metropolitana di Roma, Pierluigi Sanna e del Generale Francesco Rizzo, vice Comandante della Legione Carabinieri Lazio. Alla cerimonia erano presenti moltissimi magistrati, avvocati e notai. Soprattutto, erano presenti molti dei parenti di alcune delle vittime: Rocco Chinnici, Giangiacomo Ciaccio Montalto, Luigi Daga, Girolamo Minervini, Girolamo Tartaglione.
Monsignor Vincenzo Paglia, che ha officiato la messa, ha rammentato come l’arcivescovo Oscar Romero, in una omelia per un suo prete ucciso dagli squadroni della morte, pochi mesi prima del suo assassinio, avesse sottolineato che: “il Vangelo chiede a tutti i cristiani di essere martiri, ossia di dare la propria vita per gli altri. Ad alcuni chiede, come a questo prete, di darla fino al sangue, ma a tutti chiede di dare la propria vita per aiutare quella degli altri”. E ha ricordato che in Italia le vittime della ferocia della mafia e del terrorismo sono state moltissime. Non solo magistrati. Carabinieri, poliziotti, giornalisti, avvocati, professionisti, professori, sacerdoti: non c’è categoria che non abbia avuto i propri martiri.
Molti di questi magistrati, come Tartaglione e Minervini, avevano rifiutato le scorte, che erano state messe a loro disposizione, perché non volevano che altro sangue, oltre il loro, potesse essere versato. Altri vennero abbandonati nella loro solitudine, senza neppure tentare di proteggerli. Altri ancora vennero uccisi in attentati che hanno segnato la storia d’Italia. Dopo la messa, la Banda dell’Arma dei Carabinieri, messa a disposizione dell’evento dal Comandante Generale dell’Arma, ha eseguito un concerto. Musica per non dimenticare, note per spingere i molti giovani presenti a ricordare il sacrificio di questi martiri del nostro tempo.