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L’Italia è presente in 127 nazioni con rappresentanze diplomatiche e consolati. Tra i loro compiti vi è quello di permettere la partecipazione di partiti o movimenti alle elezioni politiche. E’ necessario per gli italiani all’estero iscritti all’AIRE recarsi presso il loro Consolato e firmare la lista elettorale depositata dal M5S. Per la raccolta delle firme, l’estero è diviso in quattro ripartizioni per le liste dei candidati: Europa, America del Nord e Centro America, America del Sud e Asia/Oceania/Africa. Le liste firmate (1.000 firme per sicurezza per ogni ripartizione) e vidimate dal Consolato devono essere ritirate da volontari del M5S nei diversi Consolati e inviate in originale al delegato M5S per il Lazio che le presenterà al tribunale di Roma. Tutto chiaro?
Sembra un sistema diabolico architettato per evitare il raggiungimento delle firme da parte delle nuove forze politiche. I partiti già presenti in Parlamento sono infatti esentati dalla raccolta. L’iter, tra il demenziale e il burocratico, è complesso, quasi impossibile da rispettare in poche settimane, ma, a buon peso, i Consolati stanno attuando un boicottaggio sistematico della raccolta firme. Forse in autonomia, forse su indicazione di qualcuno, per disorganizzazione, per incapacità, per dabbenaggine, per tracotanza. Non importa, di fatto stanno ostacolando un processo democratico ed è imperativo un intervento del ministro degli Esteri.
Qualche esempio tra i tanti,da Parigi, Massimiliano G.:
“Care e cari amici, vi rinnovo l’invito di andare a firmare al Consolato per permettere al M5S di presentarsi alle prossime elezioni. Inoltre, benché tutti noi abbiamo una famiglia, un lavoro e una vita privata, è importante che oggi soprattutto (perché poi le persone partono per le vacanze), visto che i dipendenti del Consolato ogni tanto si “dimenticano” che per la raccolta firme sono aperti fino alle 13 alle 18, oppure i cittadini trovano il portone chiuso e non citofonano, oppure i dipendenti si “dimenticano” che sta a loro contattare il Comune originario nel caso non risulti l’iscrizione AIRE (e non rimandare a casa i cittadini…).
Massimiliano G.
“… ci sono ancora problemi per firmare perché, benché il Console di Parigi abbia dato disponibilità a restare aperti dal lunedì al venerdì mattina e pomeriggio, i dipendenti si “dimenticano” di questi orari, chiudono le porte, bisogna citofonare… e non rispondono.”
Emanuele T:
“Ti confermo che ieri io non ho potuto firmare. Portone chiuso, nessuna risposta al citofono né per telefono.“
Da New York, Marco P:
Sto provando ad andare a depositare i moduli in Consolato a NY per poi poter mandare amici a firmare. Purtroppo il Consolato di New York non collabora molto … ho lasciato vari messaggi ma nessuno mi da un appuntamento e al telefono mi hanno detto che senza appuntamento non vale la pena andare per fare questa pratica. Alle brutte dovrò andare io con qualche amico e firmare li.“.
Messaggi anche peggiori stanno arrivando dalle città dove sono state depositate le liste da firmare, da Bahia, a Washington a Dubai, a Stoccarda
CHIEDO L’AIUTO DI TUTTI GLI ITALIANI RESIDENTI ALL’ESTERO PER FIRMARE. AGLI ITALIANI RESIDENTI IN ITALIA CHIEDO DI AVVERTIRE I LORO PARENTI E AMICI ALL’ESTERO
– Conosci i candidati per l’estero, clicca.
– Lista di tutti ii Consolati in cui è già possibile firmare all’estero:
– Europa
– Nord e Centro America
– Sud America
– Asia/Oceania/Africa
Ogni informazione per votare all’estero al sito:
http://www.movimentocinquestelle.eu/