“Non mi importa niente della P2 né della futura P15, di chi ha piu soldi di me, non me ne frega niente se Berlusconi si fa le ragazzotte (purché maggiorenni). Però mi importa eccome che lavoro meno, produco meno, vendo meno e guadagno meno! Non è un’invenzione la crisi, ed è sempre peggio! Prima riuscivo a concedermi qualche piccolezza, come mangiare una pizza una volta ogni qualche settimana, adesso faccio fatica a mangiare a casa mia! Son costretto a comprare le cose in offerta sempre e cmq, e affanculo mangiare sano. Alcune verdure non le posso nemmeno guardare, lasciamo stare la frutta, il manzo poi non ricordo nemmeno che sapore abbia! Il pesce ho dimenticato come si compra da quanto tempo non lo mangio! Mangiamo patate, tante, in ogni modo e in ogni stagione, uova, pollo che ormai odio e poco altro! Ho finito i calzini, i miei sono stati rammendati così tante volte che adesso sono una retina ricucita, sembrano dei collant. Ho un paio di jeans e un paio di scarpe, non mi compro un indumento da un anno e ormai gli altri sono logori. Eppure continuo a lavorare, a sperare che questa “crisi” finisca quando so benissimo che potrà solo peggiorare. Se da una parte sono terrorizzato dal futuro perchè non riesco a vivere nemmeno il presente, una parte di me spera che il giorno che l’economia mondiale collasserà su se stessa arrivi presto. Ne ho terrore, ma probabilmente prima accade e prima potremo risollevarci.” Francesco Rogiti
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