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E’ strano, a volte, come ci si svegli al mattino con delle nuove domande. Interrogativi a cui il giorno prima non si pensava neppure. Ed è inquietante che quelle domande siano così ovvie, solari, di una tale evidenza, che lo stupore ci prende al pensiero che mai, prima d’ora, le avessimo formulate.
Se un sindaco provoca indirettamente la morte per malattie respiratorie a centinaia di suoi cittadini è colpevole? Va condannato per omicidio colposo multiplo aggravato? Se un presidente della Camera firma le leggi Fini-Giovanardi e Fini-Bossi ed è alleato con Berlusconi è un presidente di sinistra? Se un presidente della Fiat tace all’incasso degli aiuti statali e parla, dopo, contro la prescrizione breve è l’uomo di domani? Se uno scrittore anti mafia pubblica i suoi libri per la Mondadori acquisita con la corruzione di giudici è cosa buona e giusta? E allora perché non vi scrivono Marco Travaglio o Lirio Abbate? Se la mafia è al potere il suo compito è quello di combattere i concorrenti della criminalità organizzata presenti sul mercato? Chi autorizza un ministro a chiamare fannulloni i dipendenti statali quando i primi assenteisti sono i parlamentari? Perché nessuno suona l’allarme per il debito pubblico che cresce al ritmo di quasi un miliardo al giorno quando è chiaro che ci porterà alla bancarotta? Se un tizio si fa leggi ad personam da quindici anni in totale impunità è perché servono a tutti, anche alla presunta opposizione? Se Andreotti è prescritto per mafia perché può rimanere in Parlamento? E’ forse un mistero della Fede del Vaticano? Lo Scudo Fiscale sarà usato dai parlamentari del Pdmenoelle non presenti al momento della votazione? E, se così fosse, come può saperlo un cittadino? Se un partito non si libera dei suoi condannati e li fa eleggere in Parlamento è perché quei condannati ricattano il capo del partito? Se i condannati in primo grado per vicinanza con la mafia sono eletti senatori è per i voti che portano? Se un parlamentare fa il doppio lavoro, attore, avvocato, amministratore, fa doppiamente schifo? I soldi che toglie ai disoccupati gli tolgono il sonno? Se il nucleare è anti economico chi ci guadagna? Se “Il Fatto Quotidiano” rifiuta i contributi pubblici e vive solo con i soldi dei lettori perché regalare soldi pubblici a Repubblica, Libero e il Corriere della Sera? Se in tutto il mondo si investe sulla banda larga perché Gianni Letta blocca 800 milioni di euro già approvati? Se il digitale terrestre non serve a nulla a chi serve? Se in Italia non c’è il reato di tortura, allora si possono torturare Bianzino, Cucchi e centinaia di poveri cristi? Se la D’Addario è ancora viva e Brenda è morta è perché la prima è protetta e la seconda ha perso il protettore?
L’ultima domanda, che arriva quando ancora sei davanti allo specchio, quella che ti rovina in modo definitivo la giornata, non è nuova, ricorre ogni mattina e non riesci a liberartene: “Fanno più schifo gli italiani o chi li governa?.” Poi ti metti l’elmetto ed esci ad affrontare l’ignoto.