Gli incendi boschivi stanno consumando le nostre foreste più velocemente di quanto si possa reimpiantarli. È un circolo vizioso di distruzione e restauro inadeguato radicato, di anni di abbandono delle istituzioni e delle tecnologie necessarie per mantenere sani questi ambienti.
Per questo alcuni ingegneri americani hanno avviato DroneSeed, una startup con sede a Seattle che ha lo scopo di combattere questo crescente problema con un moderno toolkit dotato di: droni, intelligenza artificiale e ingegneria biologica.
l problema della scomparsa delle foreste è complesso, ma si riduce a pochi fattori importanti: cambiamenti climatici, metodi obsoleti e budget sempre più limitati (e come potete immaginare, tutti e tre sono correlati).
Gli incendi boschivi sono naturalmente eventi naturali. Ma i cambiamenti climatici, la crescita della monocultura, l’aumento della popolazione, la mancanza di controllo degli incendi e altri fattori hanno portato ad eventi continui e permanenti.
In media, gli Stati Uniti stanno perdendo 7 milioni di acri l’anno e il budget per il mantenimento delle foreste nazionali e statali si è ridotto continuamente nel corso dell’ultimo mezzo secolo, per questo le risorse sono sempre più diminuite per combattere questa tendenza.
L’azienda americana “DroneSeed” ha così sviluppato un drone da 25 kg in grado di depositare i semi nelle aree deforestate. Una tecnologia che ha senso alla luce dei recenti incendi in California che hanno devastato quasi 4400 km2.
Le attuali tecniche di piantagione di alberi sono manuali, estenuanti e pericolose. I droni volano a bassa quota e mirano a micrositi o alberi specifici.
Ecco il video di DroneSeed: