Siamo così distratti dall’economia che non sappiamo più cos’è la democrazia. In Italia ci sono un governo, un parlamento, un presidente della Repubblica, ma non c’è la democrazia. Monti rappresenta solo sé stesso, nessuno lo ha eletto. La sua funzione è quella del liquidatore che deve preservare “la credibilità internazionale“, in sostanza il valore dei titoli di Stato comprati da Francia, Germania e Gran Bretagna per evitare il default. Chiunque, incensurato e morigerato, fosse venuto dopo questa classe partitocratica, della quale Berlusconi è la caricatura, sarebbe stato accolto come un salvatore. E così è stato. La paura di perdere tutto da parte degli italiani ha fatto il miracolo. Ha trasformato un vecchio professore in un padre della Patria. I governi precedenti sono stati il trionfo della partitocrazia. I segretari di partito, grazie a una legge elettorale incostituzionale, hanno eletto a tavolino tutti i senatori e tutti i deputati. Nessun partito si è tirato indietro nel fottere la democrazia. Se comandare è meglio che fottere, i partiti hanno coniugato entrambe le attività. Senza democrazia, senza la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica non c’è futuro per l’Italia. Invece che di diritti civili si discute di spread, di bund e di crescita. Se è più democratico un conto corrente o un investimento azionario.
Per la successione di Monti, nel 2013, c’è, caldo caldo, il banchiere Passera. Abbiamo fatto il Risorgimento e la Resistenza per mettere a capo del governo un banchiere? E non è il primo a essere candidato al soglio. Il pdmenoellino Enrico Letta, il nipote di suo zio, ebbe lo stomaco di candidare Profumo un paio di mesi fa. Ritorneremo al voto per censo, come nell’Ottocento. Voterai se te lo puoi permettere. I voti si pagano, non si contano. Il dibattito sui diritti e sui doveri, sulla Costituzione, sui motivi dello stare insieme e sulla costruzione di un futuro migliore è scomparso da qualunque agenda. Siamo diventati correntisti al posto di cittadini. Il codice fiscale ha sostituito la cittadinanza. Si usa la parola democrazia come una pallina antistress. Serve a farci sentire meglio mentre la strizziamo parlandone. “Siamo un Grande Paese Democratico” dove il referendum è solo abrogativo e comunque i partiti se ne fregano dei risultati, dove le proposte di leggi popolari sono ignorate e dove non puoi scegliere il candidato. Cosa vuoi di più dalla vita? Il fascismo a questi gli fa una sega.
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