“La sentenza di condanna per Vincenzo De Luca conferma due punti fondamentali. Il primo è che, per venti anni, la città di Salerno è stata gestita come una proprietà privata, nellesclusivo interesse di pochi. Il secondo punto è linadeguatezza del Pd ad affrontare situazioni scomode come quella della sindaco Vincenzo De Luca, che tra laltro, domani, in appello, dovrà affrontare anche la seconda condanna: quella relativa alla decadenza. Dal processo è emersa anche la gestione discrezionale dei soldi pubblici da parte dellex commissario di unopera che è costata quasi nove milioni allo Stato e che, per fortuna, non è mai stata realizzata. I ventimila euro lordi erogati al suo fido Alberto Di Lorenzo, come project manager dellinceneritore dove De Luca avrebbe bruciato anche le eco balle “senza dirlo ai cittadini“, sarebbero potuti servire per aggiustare almeno le fontane a Lungomare che trabordano di acqua dal sottosuolo. Di recente, il sindaco di Salerno aveva confermato pubblicamente che, in caso di condanna, si sarebbe dimesso. Bene, siamo ansiosi di assistere al suo primo vero gesto di responsabilità: De Luca chieda scusa ai cittadini e vada a casa!” Andrea Cioffi, capogruppo M5S Senato, Silvia Giordano, Angelo Tofalo, Girolamo Pisano, Isabella Adinolfi
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