Ripensate al 1993. Avreste potuto predire il web, i tablet e gli smartphone, i viaggi spaziali privati, l’ascesa del terrorismo o la miriade di piccoli cambiamenti di oggi?
Come potremmo allora prevedere come sarà il mondo nel 2033?
Per predire il nostro mondo servono le menti più intelligenti nei loro campi. Così 6 visionari, leader e grandi pensatori, parlano del mondo che verrà.
1 – Ray Kurzweil: sulla tecnologia
Tra 20 anni spegneremo i geni che promuovono la malattia e l’invecchiamento, come il gene del recettore del grasso insulinico che dice alle cellule di trattenere il grasso in eccesso. Saremo in grado di aggiungere geni che ci proteggono da malattie come il cancro e le malattie cardiache.
Saremo in grado di sostituire gradualmente le cellule che contengono errori genetici con cellule in buona salute. Ci sarà una svolta nell’estensione della vita.
Saremo sempre sul web digitale, nella realtà virtuale/aumentata. Non guarderemo dispositivi come tablet e telefoni. Piuttosto, i display dei computer saranno completamente integrati con la realtà reale.
I motori di ricerca non aspetteranno che tu chieda informazioni. Ti conosceranno come un amico e saranno consapevoli delle tue preoccupazioni e interessi a livello dettagliato. Sarai in grado di parlare di cose con il tuo computer, chiarendo le tue esigenze proprio come se stessi parlando con un assistente umano.
Le entità artificialmente intelligenti opereranno a livelli umani, il che significa che avranno la stessa capacità di scherzare, di essere divertenti, di essere sexy, di essere romantici. Tuttavia, l’applicazione principale di questa tecnologia sarà migliorare la nostra capacità di fare queste cose.
2 – Robert Kaplan: sul conflitto globale
Nell’anno 2033 il conflitto globale sarà diffuso, ma non necessariamente più violento. In Medio Oriente ci saranno una serie di stati deboli con rapporti tesi tra loro. In Cina ci saranno isole etniche, alcune in armonia con la Mongolia o con il Tibet. L’Africa avrà una rivoluzione verde.
In breve, i prossimi decenni vedranno l’erosione dell’autorità centrale nel vecchio mondo coloniale, processo che all’inizio sarà un po’ violento, poi si stabilizzerà.
3 – Shantanu Sinha: sull’istruzione
Tra 20 anni, quasi tutti sul pianeta potranno accedere ai migliori materiali educativi del mondo. Quasi ogni argomento sarà disponibile gratuitamente online. Un bambino in Mongolia sarà in grado di imparare qualsiasi cosa: algebra, teoria delle stringhe, storia greca nei classici, gratis.
Oggi tutti gli studenti della stessa età imparano la stessa cosa tutti insieme. Ma tra 20 anni gli studenti non saranno costretti a imparare in un modello educativo uguale per tutti. La tecnologia permetterà al sistema di adattarsi alle esigenze di ogni studente. Tutti saranno in grado di concentrarsi sui propri bisogni.
4 – George Whitesides: sui viaggi spaziali
Nei prossimi 20 anni forse milioni di privati viaggeranno nello spazio. Dall’alba dell’era spaziale, poco più di 500 uomini e donne sono stati nello spazio. Con poche eccezioni recenti, questi uomini e donne sono stati tutti impiegati del governo, scelti da agenzie spaziali e addestrati a un livello enorme.
Il volo spaziale diventerà comune come lo è diventato il viaggio in aereo per milioni di persone in tutto il mondo durante il 20° secolo. Viaggiando fuori dall’atmosfera terrestre per un breve periodo di tempo, cambierà tutto. Un viaggio da New York a Sydney potrebbe richiedere 3 ore.
5 – Oliver Bussmann: sulla forza lavoro globale
Entro il 2033 una forza lavoro “nata-mobile” sarà costantemente connessa al lavoro e alla vita domestica, usando dispositivi che sono indossabili o impiantabili. La collaborazione con gli altri in tutto il mondo sarà naturale come parlare e gli spazi di lavoro fisico saranno opzionali.
Le strutture di leadership diventeranno sempre più piatte, in quanto i ruoli si sposteranno in base alle capacità di ciascuna persona e in base al momento. Molte decisioni diventeranno automatizzate, utilizzando sofisticati strumenti analitici, consentendo alle persone di concentrarsi su attività creative che sono unicamente umane.
6 – Paul Brown: sul digitale indossabile
Ora i nostri smartphone sono praticamente incollati alle nostre mani. Sono un’estensione dei nostri corpi. Il prossimo passo sarà della tecnologia indossabile.
Entro il 2033 credo che i dispositivi digitali saranno impiantati direttamente attraverso i nostri corpi. Siamo già all’apice di questo con alcuni dispositivi medici, come impianti per i non udenti e pacemaker per i pazienti con problemi cardiaci.
Nella nostra società futura, i confini tra macchina e uomo, abilità e disabilità, saranno fusi.
Articolo apparso su Forbes