Mentre Pechino cerca di tornare al lavoro questa settimana dopo lo scoppio del coronavirus o COVID-19, dobbiamo ancora rispondere a molte domande. Soprattutto su come la situazione si evolverà nelle prossime settimane e nei prossimi mesi.
Se nel mondo l’emergenza è ai massimi livelli, in Cina la situazione è ancora più estrema. Ma alcune aziende stanno cercando di fare qualcosa. Prima di tutto, l’obiettivo principale è quello di far funzionare le catene di approvvigionamento.
La logistica è il settore più colpito, lo vediamo anche in Italia, dove alcuni prodotti sono diventati rarissimi. In una crisi alcuni materiali devono essere garantiti, come maschere chirurgiche, disinfettanti, tute protettive e occhiali di protezione per gli operatori sanitari che sono in prima linea. Ad esempio, società come Alibaba, Baidu, Bank of China, ByteDance, China Construction Bank, Envision Energy, Fosun Group, Guangzhou Pharmaceutical, JD.com, Mengniu, Ping An, SinoChem, Sinopec, Tai Kang Insurance, Tencent, Xiaomi, Yili e altri hanno donato grandi quantità di materiale per l’assistenza sanitaria, cibo e altre forniture alle aree colpite. Produttori tra cui BYD, Foxconn, Guangzhou Automobile Group Co. e SAIC-GM-Wuling stanno allestendo linee di assemblaggio improvvisate per produrre maschere e disinfettanti aggiuntivi.
La catena alimentare HEMA (Freshippo) di Alibaba si è impegnata a mantenere una politica di apertura al commercio, a non aumentare i prezzi e di rifornire delle scorte necessarie.
Secondo, la carenza di strutture dove ricoverare i pazienti infetti è stata un’altra grande sfida. Così il Huoshenshan Hospital, da 1000 letti, e il Leishenshan Hospital, da 1600 letti, sono stati costruiti in meno di 10 giorni, come abbiamo letto su tutti i giornali.
Ma altre aziende stanno facendo sforzi incredibili per garantire la fornitura di energia, acqua e servizi di pulizia.
Terzo punto, si sta combattendo la disinformazione. Si, perché nel mondo iper-connesso di oggi, notizie false, voci e disinformazione possono viaggiare più velocemente di qualsiasi agente patogeno. Molte aziende offrono nuovi strumenti per condividere informazioni affidabili e contrastare i miti.
Ad esempio, Baidu ha inserito una mappa sulla propria app che mostra le posizioni in tempo reale dei casi confermati e sospetti del virus in modo che le persone possano evitare le aree più colpite.
Qihoo 360 ha lanciato una piattaforma in cui i viaggiatori possono verificare se qualcuno durante i loro recenti viaggi in treno o in aereo è risultato positivo, in modo che possano prendere le opportune misure di auto-quarantena o visitare l’ospedale se compaiono i sintomi.
Inoltre, le persone devono tornare al lavoro e a scuola, ma come fare?
L’epidemia ha trasformato la Cina in un banco di prova per il lavoro e l’istruzione a distanza. Milioni di lavoratori stanno usando strumenti come “DingTalk” di Alibaba, “WeChat Work” e “Meeting” di Tencent, “Feishu” di ByteDance e “WeLink” di Huawei per la collaborazione online sul posto di lavoro.
Questi strumenti hanno aggiunto nuove funzionalità nelle ultime settimane, tra cui un aumento della quota di partecipanti alla videoconferenza e dei tempi di chiamata e check-in sanitari online.
Per il momento, le scuole e le università in Cina rimangono chiuse indefinitamente per evitare la diffusione del virus. Per ridurre al minimo l’impatto dei rinvii scolastici, piattaforme educative online come Liulishuo, Onion Academy e Zuoyebang offrono lezioni online gratuite agli studenti delle scuole a livello nazionale. Sia DingTalk che Tencent Education di Alibaba hanno lanciato aule online, consentendo a insegnanti e professori di tenere corsi online da casa.
Allo stesso tempo, per ridurre al minimo l’impatto sulla disoccupazione, sia Alibaba che JD.com hanno lanciato un piano di condivisione dei talenti per assumere personale a breve termine da settori temporaneamente interessati, inclusi ristoranti, bar e piccoli negozi chiusi per legge o che hanno semplicemente chiuso per mancanza di clienti. In questo modo possono introdurre sessioni di lavoro flessibili per quando c’è gente.
A supporto delle piccole e medie imprese, Alibaba, Meituan-Dianping e Pinduoduo offrono sussidi a commercianti e corrieri e prestiti a basso interesse per mitigare rischi e danni a breve termine.
Infine, molte società stanno condividendo soluzioni tecnologiche per accelerare le risposte mediche.
Ad esempio, per espandere la capacità di fornitura di prodotti per la rilevazione dei virus e accelerare i test, la National Medical Products Administration (NMPA) della Cina ha notevolmente semplificato le procedure per l’approvazione dei kit di test e dei sistemi di sequenziamento genico.
Alibaba Cloud ha offerto gratuitamente la potenza di elaborazione della propria IA agli istituti di ricerca pubblici per supportare il sequenziamento genico dei virus, la ricerca e lo sviluppo di nuovi farmaci.
Neusoft Medical ha donato agli ospedali di Wuhan scanner CT di fascia alta, imaging medico AI, piattaforme cloud e software avanzati di post-elaborazione da remoto. Infervision ha lanciato una “soluzione di intelligenza artificiale del coronavirus”, un software di intelligenza artificiale per i medici di prima linea per rilevare e monitorare la malattia mediante scansioni TC.
Il sistema sta rispondendo e presto supereremo tutto, come abbiamo sempre fatto. Ma c’è un problema che rimane. Secondo il Global Risks Report 2020 del World Economic Forum, l’interconnessione delle nostre catene di fornitura globali, ha reso il mondo più vulnerabile, alle malattie, anche se sono locali, alle perturbazioni sociali ed economiche, anche se dovute a fenomeni territoriali.
Insomma eventi circoscritti, oggi possono diventare planetari. Questa epidemia non sarà l’ultima. Anche mentre combattiamo questa emergenza sanitaria di interesse internazionale, dobbiamo prepararci al rischio e all’impatto di nuove crisi globali.