Nonostante la storia controversa di test sugli animali, la società Neuralink di Elon Musk ha recentemente impiantato il suo primo chip sperimentale, chiamato “Telepatia”, nel cervello umano. Dopo aver ottenuto l’approvazione per sperimentazioni su persone, l’azienda ha realizzato con successo l’inserimento del dispositivo. Secondo Musk, la tecnologia consentirà il controllo di dispositivi come telefoni e computer attraverso il pensiero, estendendo questa capacità a quasi ogni altro dispositivo.
L’imprenditore miliardario, accusato di “giocare a fare Dio”, spera che questo permetterà agli utenti con disabilità come Stephen Hawking di “comunicare più velocemente di un banditore”.
Nel luglio 2016, Neuralink è stata registrata in California come una società di “ricerca medica”, finanziata principalmente da Elon Musk. La società è rinomata per il suo lavoro sulla creazione di una rete di elettrodi collegati al cervello, progettata per consentire la comunicazione wireless con il mondo. Secondo l’azienda, questa tecnologia consentirebbe di condividere pensieri, paure e ansie senza dover ricorrere al linguaggio scritto o parlato.
Oltre a questa prospettiva di comunicazione avanzata, Neuralink mira a utilizzare la sua tecnologia per aiutare le persone paralizzate a recuperare la mobilità e trattare altri disturbi neurologici. La prima iterazione di questo dispositivo, ora chiamato Telepatia, è stata recentemente impiantata nel cervello umano, segnando una pietra miliare nello studio di Neuralink, focalizzato sulla sicurezza dell’impianto e del robot chirurgico che esegue la procedura. Tuttavia, l’azienda ha attirato pesanti critiche, in particolare per i suoi esperimenti su animali vivi, tra cui scimmie e maiali. Neuralink ha ammesso la morte di alcune scimmie durante i test, ma ha respinto le accuse di abuso sugli animali, nonostante le contestazioni suggeriscono il contrario.
COME FUNZIONA
Il sistema di Neuralink è costituito da un chip di computer collegato a minuscoli fili flessibili cuciti nel cervello da un robot “simile a una macchina da cucire”. Il robot rimuove una piccola parte del cranio, collega gli elettrodi filiformi a determinate aree del cervello, sutura il foro e l’unico resto visibile è una cicatrice lasciata dall’incisione.
Musk ha affermato che questa procedura richiede solo 30 minuti, non richiederà l’anestesia generale e i pazienti potranno tornare a casa lo stesso giorno. Non è chiaro se tutte queste promesse si applichino al primo paziente a ricevere l’impianto, anche se Musk ha detto che lui o lei si sta “riprendendo bene”.
Il cervello è costituito da cellule speciali chiamate neuroni che trasmettono segnali ad altre cellule del corpo, come i nostri muscoli e i nostri nervi. Gli elettrodi del chip Neuralink sono in grado di leggere questi segnali, che vengono poi tradotti in controlli motori. Ciò potrebbe controllare tecnologie esterne, come computer o smartphone, o funzioni corporee, come il movimento muscolare. “È come sostituire un pezzo di teschio con uno smartwatch”, ha detto Musk.
Un piccolo caricabatterie induttivo sarà inoltre in grado di connettersi in modalità wireless all’impianto per caricarne la batteria all’esterno del corpo.
Quando i piani per sviluppare la tecnologia furono rivelati per la prima volta, l’azienda la posizionò come un modo per consentire alle persone con tetraplegia di controllare tecnologie, come un computer o uno smartphone, con la mente. Tuttavia, nella dimostrazione “Show and Tell” del 2020, Musk ha alluso all’idea di “telepatia concettuale”, che consente a due individui di comunicare attraverso i pensieri con l’aiuto della tecnologia. “In futuro sarà possibile salvare e riprodurre i ricordi”, ha affermato. “Potresti sostanzialmente archiviare i tuoi ricordi come backup e ripristinarli. Potresti potenzialmente scaricarli in un nuovo corpo o in un corpo robotico.” Nello stesso anno suggerì anche che il chip avrebbe consentito alle persone di comunicare senza parlare, prevedendo una “simbiosi” tra gli esseri umani e l’intelligenza artificiale. Successivamente, Musk ha affermato che l’obiettivo della tecnologia Neuralink è consentire alle persone con paralisi di riacquistare le capacità motorie. “Per quanto miracoloso possa sembrare, siamo fiduciosi che sia possibile ripristinare la funzionalità dell’intero corpo a qualcuno che ha un midollo spinale reciso”, ha detto il magnate della tecnologia. Sosteneva che il chip sarebbe in grado di restituire la vista, anche a persone che sono state cieche per tutta la vita, e di curare malattie del cervello come il morbo di Parkinson, la demenza e l’Alzheimer.