di Francesco Carcano – Come sovvertire l’economia e il modello produttivo e di consumo imperanti, quelli di una produzione e consumo senza limite e di cittadini-consumatori passivi, e creare contemporaneamente imprese sane?
Gli annunci di start-up nei settori dell’Economia Circolare si rincorrono. Le iniziative di comunicazione di grandi imprese, banche, assicurazioni sono passate in un battito d’ali (o di ricerche di mercato) dal tema della riforestazione a quello della circolarità. Più difficile da dettagliare. Meno verificabile nel passaggio dall’annuncio alla realizzazione, più trendy: insomma, più green washing e comunicazione.
I round riservati ai potenziali investitori, gli annunci eclatanti sui giornali, qualche iperfinanziata iniziativa di giovani di ricchi natali passano come “buone notizie”: siamo buoni, consapevoli e preoccupati del futuro del mondo. Ma passato l’annuncio e l’investimento in comunicazione, quante di queste realtà sopravvivono e lasciano sul territorio valori, azioni replicabili, consapevolezza che un cambio di paradigma è necessario? Quanto che questo è, in senso letterale, una rivoluzione se adottato concretamente nelle prassi aziendali e nei comportamenti e scelte individuali?
Abbiamo chiesto al centro di investigazione giornalistico finanziaria di Berlino Merian Research di realizzare, e periodicamente aggiornare, un report su questo tema, andando a verificare alcune notizie e ad intervistare alcuni protagonisti di queste realtà.
Ci sono alcune notizie, molte informazioni. Forse possono essere utili a chi sta per lanciare un’idea o vuole convertire processi dell’azienda di famiglia o a chi vuole sapere perchè qualcosa di così semplice diventa così complesso a realizzarsi. E forse così saprà in dettaglio cosa chiedere alla politica, alle Istituzioni, alle lobby che premono poi per leggi nazionali ed europee.
Tornare alle radici e all’osservazione lenta, metodica e costante della Natura e dei suoi processi potrebbe aiutare. Il modello di produzione e consumo esasperato sta mostrando i suoi limiti e l’impatto sul clima, sull’economia e sul divario tra ricchezza e povertà, sulla politica e i suoi meccanismi impongono un cambio. Una rivoluzione Circolare, non solo per propaganda e comunicazione ma nei fatti.
Cliccare qui per scaricarre il REPORT: Come fare Economia Circolare