Oggi sono stato in piazza a Genova con i lavoratori dell’AMT. Quello che ho visto non è solo uno sciopero, ma uno scontro di due mondi. Da una parte chi vuole privatizzare, dall’altra noi che vogliamo salvaguardare il bene comune dei cittadini, guadagnato con il sudore della fronte dei nostri padri e dei nostri nonni. Dobbiamo alzare la testa! Questa è una battaglia epocale che parte ora da Genova e si diffonderà a macchia d’olio. Sento che ci siamo. E’ impossibile pensare di andare avanti con questa gente qua, con Letta, Alfano, Renzie. Letta non può vendere nulla, non è stato eletto da nessuno e non può vendere cose che non gli appartengono. Le aziende pubbliche appartengono ai cittadini italiani. Loro privatizzano e gli stranieri vengono e si comprano tutto: le ferrovie, i porti. Abbiam dato via l’alimentare, la chimica, le telecomunicazioni, l’energia, acqua, gas. Noi abbiamo una visione opposta, quella dei cittadini che vogliono salvare i beni comuni e i servizi pubblici. Sono sceso in piazza per partecipare alla manifestazione, per stare con i lavoratori e manifestare pubblicamente che i cittadini del M5S sono tutti dalla loro parte.
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