di Beppe Grillo – Tempo fa sul mio blog ho pubblicato un articolo dal titolo “Siamo un popolo di navigatori, disoccupati” in cui spiegavo nel dettaglio la situazione drammatica che vivono da tempo i marittimi italiani.
L’armatore Vincenzo Onorato, da anni impegnato nella salvaguardia dei diritti calpestati di migliaia di lavoratori di Torre del Greco (e di molti altri comuni italiani), ha lanciato una petizione su Change.org per costruire una legge che tuteli chi i diritti li ha persi da tempo.
Ecco il link per firmare la Petizione su Change.org.
Alcune compagnie di navigazione giocano sulla pelle del proprio personale imbarcato per trarre vantaggi competitivi e lucrare sulle spalle dei cittadini e dello Stato che offre già importanti agevolazioni al comparto dei marittimi. Il tornaconto di queste compagnie uccide la sana competizione e lascia per strada molte famiglie italiane, circa 50 mila, riducendole ad una soglia di semi-povertà.
Il lavoro è un bene inalienabile secondo l’articolo 1 della nostra Costituzione (“L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.”) ed è necessario proteggerlo.
Aiutiamo Vincenzo Onorato in questa battaglia di rispetto e di dignità dei marittimi, sottoscrivendo i valori della petizione su cui costruire una legge in merito alle tratte nazionali che metta fine a questo schifo.
Questi i punti:
- Le navi che battono bandiera italiana devono imbarcare personale italiano o comunitario per accedere alle agevolazioni fiscali previste dallo Stato.
- I contratti e gli stipendi del personale extracomunitario devono essere uniformati a quelli dei marittimi italiani/comunitari.
- Gli standard di formazione e sicurezza devono essere garantiti e verificati per tutti i lavoratori marittimi.
Lo voglio ripetere qui: siamo un popolo di navigatori, abbiamo un’esperienza millenaria e il mare è nel nostro dna. Tuteliamo il nostro immenso patrimonio dell’arte della navigazione.
Barra a dritta e avanti tutta!