di Giulia Grillo, portavoce M5S Camera
Basta favori a Big Pharma. Questo è il titolo della proposta del M5S per la gestione del settore farmaceutico, il settore che ha un volume di affari di oltre 26 miliardi in Italia, siamo il terzo Paese d’Europa. Secondo noi la gestione dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) ha dei problemi, è stata inadeguata, ma non solo secondo noi. L’Antitrust recentemente proprio in seguito a una nostra segnalazione, ha scritto all’Agenzia chiedendo di modificare una determina sui farmaci per l’epatite C che violava proprio la libera concorrenza. Ma anche il TAR del Lazio ha bocciato diverse determine dell’Aifa, con un mancato incasso per le regioni superiore ai 2 miliardi che non sono entrati nei bilanci regionali e che quindi potrebbero provocare grossi problemi alle regioni. Ma come stiamo combattendo noi? Con una risoluzione presentata che stiamo discutendo sulla trasparenza dei contratti farmaceutici. Ha incassato il parere favorevole di importanti autorità quali il Presidente dell’Antitrust, il Presidente dell’Accademia Nazionale di Medicina prof. Nello Martini, e il prof. Garattini dell’Istituto Mario Negri. Con una mozione per abbattere il costo della spesa farmaceutica. E come lo vogliamo fare? Uno di questi strumenti è la liberalizzazione dei farmaci di fascia C, che secondo lo studio di Altroconsumo può portarci a un risparmio di 600 milioni di euro l’anno. Uno stop alla compartecipazione dei cittadini che vale quasi 1 miliardo di euro per i farmaci coperti dal brevetto, rinegoziazione del prontuario farmaceutico nazionale, abbiamo avuto un ritardo di 3 anni che ci è costato 450 milioni di euro e un mancato risparmio quest’anno di 140 milioni di euro, noi diciamo di prendere anche i farmaci che sono stati esclusi da quella rinegoziazione, come gli antibiotici, e ottenere un ulteriore risparmio. Lo sconto per i farmaci biotecnologici è stato vanificato nel decreto enti locali a causa di un emendamento del senatore D’Ambrosio, che ci è costato 200 milioni di euro. E poi prezzi più sostenibili per i farmaci più innovativi, come per il farmaco per l’epatite C, ed infine l’abolizione del patent linkage sul quale il M5S si è molto battuto, che è una pratica molto farraginosa che ritarda l’immissione in commercio dei farmaci non coperti da brevetto e che ci è costato fino ad oggi 700 milioni di euro l’anno. Queste sono le proposte del M5S che farebbero risparmiare soldi che potrebbero andare in quei diritti che i cittadini man mano si vedono negati. Queste sono proposte serie e concrete con le quali noi ridiamo aiuto ai cittadini, coi numeri alla mano.