Sarà capitato anche a voi, navigando su Instagram, Facebook o YouTube, di imbattervi in video in cui politici, giornalisti o esperti sembrano promuovere investimenti miracolosi o rimedi straordinari per la salute: Giorgia Meloni, Sergio Mattarella, Guido Crosetto, Silvio Garattini etc…Sembrano tutti reali, parlano dagli studi Mediaset o reti nazionali, sono convincenti… ma c’è un problema: sono falsi. Si chiamano deepfake, ed è un fenomeno che sta esplodendo in rete, che non si riesce ad arrestare.
Facciamo chiarezza.
Cosa sono i deepfake e come funzionano
I deepfake sono video generati con tecnologie di intelligenza artificiale, così sofisticati da rendere indistinguibili le immagini autentiche da quelle manipolate. Usano un sistema chiamato GAN (Reti Generative Avversarie), in cui due reti neurali lavorano insieme: una crea il contenuto falso, l’altra lo verifica, migliorandolo continuamente. Il risultato? Video in cui personaggi noti sembrano dire o fare cose che non hanno mai fatto.
E così, ti ritrovi la faccia di un politico, un giornalista o un esperto di economia che ti suggerisce di investire in un’app finanziaria o acquistare un prodotto “miracoloso”. Peccato che sia tutto falso. Ecco uno dei tanti video che ha girato sui social e ha visto la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni “promuovere prodotti finanziari”:
Perché vengono creati?
Il motivo è semplice: soldi. Questi video sono strumenti di truffa. Sfruttano l’autorevolezza dei personaggi coinvolti per convincere le persone a fidarsi, investire o acquistare. E i guadagni per i truffatori sono enormi. Secondo le stime, il mercato delle truffe online basate su deepfake ha generato oltre 4 miliardi di dollari nel 2024, in crescita rispetto agli anni precedenti. Ma non si tratta solo di soldi. I deepfake vengono usati anche per diffondere disinformazione, pensate al campo della medicina e della salute, o per manipolare l’opinione pubblica, screditando personaggi pubblici. Insomma, un’arma potente nelle mani sbagliate.
Quanto sono diffuse queste truffe?
I numeri fanno impressione:
- Nel 2024, il numero di video deepfake online è aumentato del 900% rispetto al 2021.
- Il costo globale del cybercrimine, di cui i deepfake sono una parte crescente, ha raggiunto i 10,5 trilioni di dollari all’anno.
- In Italia, le denunce per truffe online sono cresciute del 40% solo nell’ultimo anno.
Il proliferare di questi video è un problema serio. Ogni giorno ne vengono caricati di nuovi su tutte le piattaforme social che spesso non riescono a rimuoverli in modo tempestivo, nonostante gli strumenti di segnalazione, poiché la mole è semplicemente troppo vasta e i contenuti diventano virali prima di essere identificati come falsi. Questo crea un terreno fertile per le truffe e la disinformazione.
La questione legislativa
In Italia, nonostante l’attenzione crescente al fenomeno, non esiste ancora una legislazione specifica sui deepfake. Tuttavia, il loro utilizzo illecito può essere perseguito attraverso norme già esistenti:
- Diffamazione Aggravata: Creare o diffondere un deepfake che lede la reputazione di una persona può configurare il reato di diffamazione, punito con pene fino a tre anni di reclusione.
- Violazione della Privacy: Rappresentare una persona in situazioni compromettenti con un deepfake è una chiara violazione delle leggi sulla privacy, protette dal GDPR.
- Sostituzione di Persona: Usare deepfake per impersonare qualcuno, inducendo altri in errore, può costituire reato ai sensi dell’articolo 494 del Codice Penale.
Nel 2024, il governo italiano ha proposto un disegno di legge per regolamentare l’intelligenza artificiale, includendo norme specifiche per identificare e penalizzare chi diffonde deepfake con intenti fraudolenti.
Come difendersi?
- Verificate sempre le fonti. Se vedete un video sospetto, controllate i canali ufficiali della persona o dell’organizzazione coinvolta.
- Occhio ai dettagli. Movimenti innaturali, occhi che non battono o battono in modo eccessivo, espressioni facciali rigide o esagerate, labbra che si muovono in modo non sincronizzato con l’audio, sfondi poco definiti: sono indizi che potrebbero tradire un deepfake.
- Usate strumenti di rilevamento. Alcune piattaforme stanno sviluppando software per identificare i deepfake, ma la tecnologia è ancora in evoluzione.
- Segnalate. Se vi imbattete in un contenuto falso, non ignoratelo. Segnalatelo alla piattaforma o alle autorità competenti.
La tecnologia dei deepfake è uno dei volti più inquietanti dell’intelligenza artificiale. Potente e pericolosa, può essere usata per ingannare, manipolare e truffare. Con un po’ di attenzione e qualche accorgimento, possiamo smascherare queste truffe e limitarne la diffusione.
Attenzione dunque a ciò che vedete online. Non tutto è come sembra. E se qualcosa vi sembra troppo bello per essere vero, probabilmente non lo è!