Capitan Findus Letta ha detto: “Il finanziamento pubblico ai partiti è un tema su cui si deciderà. A chi non piace la proposta presentata ieri, ne faccia altre“. Quanto presentato dal governo non ha abolito nulla nè ha intaccato il portafoglio dei partiti, nonostante stamattina i giornaloni affermassero il contrario. E’ una giravolta semantica, come quella dei “rimborsi elettorali” dopo il referendum del 1993. Il MoVimento 5 Stelle ha già depositato un disegno di legge il cui concetto è semplice e lo scandisco in tre parole comprensibili anche per gli stoccafissi: ABOLIZIONE – FINANZIAMENTO – PUBBLICO. Che vuol dire: i partiti non devono gestire soldi pubblici. Le attività si possono finanziare con micro donazioni private, come ha dimostrato il M5S. Il 31 luglio, mentre finiranno I fondi per la cassa integrazione, i partiti si spartiranno milioni di euro di finanziamenti pubblici pagati dai cittadini. Solo il M5S ha mantenuto fede alla promesse elettorali e ha già rifiutato i 42 milioni che gli sarebbero spettati. Pdl e pdmenoelle dovrebbero fare altrettanto anzichè propinare agli italiani l’ennesima legge truffa.
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