21

Nov
Facebook
Twitter
Instagram
YouTube
E-mail
EMAIL

 

[email protected]

Il Blog di Beppe Grillo Blog ufficiale di Beppe Grillo con articoli, approfondimenti ed opinioni
PER LA TUA PUBBLICITÀ

 

[email protected]

Menu   ≡ ╳
  • HOME
  • IO GRIDO
  • CERVELLI
  • TERRA FUTURA
  • COSE PREZIOSE
  • MOBILITA’
  • SALUTE
  • VIDEO
  • ARCHIVIO
    • 2005
    • 2006
    • 2007
    • 2008
    • 2009
    • 2010
    • 2011
    • 2012
    • 2013
    • 2014
    • 2015
    • 2016
  • CONTATTI
☰
Il Blog di Beppe Grillo
Home > IO GRIDO
149 views 2 min 0 Comment

Un’opera d’arte può finire nel nulla?

beppegrillo.it - Ottobre 9, 2025

Oggi ricorre l’anniversario della morte di Ernesto “Che” Guevara, ucciso il 9 ottobre 1967 in Bolivia. La sua figura continua a rappresentare ribellione, libertà e resistenza, al di là del tempo e delle ideologie.

In questa ricorrenza, voglio condividere nuovamente la storia di Nelson Salvestrini, l’artista che immortalò in bronzo l’immagine del Che senza vita, solo per vedere la sua opera “sparire” dalla scena pubblica.

 

Oggi vogliamo raccontarvi una storia. Una storia di arte, di rivoluzione e di silenzi. Una storia che parte dalla Toscana, arriva a Cuba, e si dissolve nel nulla. È la storia di Nelson Salvestrini, uno scultore con oltre cinquant’anni di esperienza, e di un Che Guevara fuso nel bronzo e poi sepolto… non dalla terra, ma dall’imbarazzo.

Nelson Salvestrini non è solo un artista: è un testimone del suo tempo, un artista che modella la storia nelle materie più dure e più vive. Nato nel 1947 a Colle di Val d’Elsa, in Toscana, scolpisce dal 1972. Le sue opere sono corpo, materia e memoria.

Nel 1989, Nelson donò al governo cubano dell’Avana un monumento dedicato a Che Guevara, una scultura in bronzo. Ma poco dopo scoprì che l’opera era stata nascosta. Raffigura Guevara morto in Bolivia: un’immagine evidentemente che il Comitato Centrale non volle accogliere poiché non accettavano la sua morte. L’opera per questo fu messa da parte.

Nel 1995, Nelson si recò a Cuba per quindici giorni, nel tentativo di rivedere la sua creazione. Ma nulla. L’opera era sparita, nonostante i contatti ancora vivi a suo tempo con la moglie e le figlie del Che, che non sapevano dove fosse la scultura. La delusione fu profonda. Perché la scultura di Nelson non era fatta solo di bronzo: era voce, era lotta. Il suo Guevara, come dichiara Nelson “è un Che che non è morto, ma che morirà solamente quel giorno che si rinuncerà a lottare per cui lui ha vissuto, è un corpo che parla alle menti”.

Da allora, Nelson lotta per rivedere il suo Che Guevara. Per ridargli una voce.

Perché un’opera d’arte, non può sparire. Non può finire nel nulla.

 

Per contatti: [email protected]

 

PREVIOUS

Chiamatemi Sinbad
Related Post
Settembre 6, 2022
Due mondi, due visioni: Cernobbio ed Assisi
Marzo 8, 2021
Servono azioni di responsabilità contro Profumo e Viola
Agosto 15, 2018
Io Amo Genova
Giugno 25, 2018
Un tuffo nel futuro
Comments are closed.

TERRA FUTURA

Il Blog di Beppe Grillo
Isole Marshall: il primo Stato al mondo con un reddito di base universale!
Il Blog di Beppe Grillo
Quando i social media cambiano la comunicazione della scienza
Il Blog di Beppe Grillo
Una lettera sul tema fotovoltaico e consumo di suolo
Il Blog di Beppe Grillo
La nuova mafia è su TikTok: recluta, intimorisce e ricicla denaro in diretta
Il Blog di Beppe Grillo
La pressione alta raddoppia tra bambini e adolescenti
Il Blog di Beppe Grillo
Il sindaco giapponese che vuole disintossicare la sua città dal cellulare
Il Blog di Beppe Grillo
L’urlo della Generazione Z contro i governi del mondo
Il Blog di Beppe Grillo

CONTATTI

Per inviare messaggi, comunicati stampa, segnalazioni, richieste di interviste, denunce o lettere aperte a Beppe Grillo: [email protected]

PUBBLICITA'

Per la tua pubblicità su questo Blog: [email protected]
  • HOMEPAGE
  • COOKIE POLICY
  • PRIVACY POLICY
  • CONTATTI
© Copyright 2025 - Il Blog di Beppe Grillo. All Rights Reserved - Powered by happygrafic.com