Moltissimi studi ci hanno già detto di come l’introduzione di una settimana lavorativa di quattro giorni senza perdita di stipendio generi solo vantaggi. Oltre a ridurre drasticamente l’impronta di carbonio, contribuirebbe anche a raggiungere gli obiettivi climatici necessari al pianeta, nonché al miglioramento della nostra salute. E, fattore importante per le aziende, lavorare 4 giorni a settimana aumenta l’efficienza e la produttività, l’occupazione e spinge l’innovazione, poiché con meno lavoro le imprese investono in tecnologia.
Ci ha provato così la Strobilo, azienda del bresciano: da 7 mesi si lavora 4 giorni su 7, dal lunedì al giovedì. Il venerdì, giorno libero per tutti i membri del team, viene retribuito come gli altri giorni lavorativi. In questo modo tutte le attività che venivano concentrate nel fine settimana, acquistano tutto un altro sapore: si ha più tempo per rilassarsi, per le proprie passioni, per i propri hobby, per il tempo da dedicare ai propri cari.
L’azienda, che combina neuroscienze e dati ambientali per studiare la relazione tra gli esseri umani e il Pianeta, è una delle pochissime imprese del nostro paese ad aver scommesso sulla settimana lavorativa di 4 giorni, un sogno che molti lavoratori a tempo pieno pensano di non poter realizzare mai. Ma basta cambiare prospettiva, essere consapevoli che il problema non sta nella quantità ma nella qualità del tempo che dedichiamo a compiere le nostre mansioni.
Per questo le aziende come la Strobilo sono da guardare con interesse e cura, poiché hanno deciso di mettere al centro la persona, salvaguardando il lavoratore e non il lavoro.
Guardando ai dati Istat abbiamo più di 300mila disoccupati rispetto al pre-pandemia, è ora dunque che la settimana lavorativa di 4 giorni sia al centro del nostro dibattito politico. E’ necessario agire tutti insieme, collettivamente e a livello europeo, per far sì che il sistema cambi in modo da rendere conveniente, per i datori di lavoro, adottare sistemi il più possibile flessibili. E, inoltre, perché no, aderire al movimento 4DayWeek (La Settimana di 4 Giorni) lanciato da Andrew Barnes e stimolare qualche imprenditore illuminato in Italia, magari utilizzando la preziosa guida che Barnes ha scritto.
Nel 1930 Keynes scriveva che nel 2030 la più grande sfida che avrebbe avuto l’umanità sarebbe stata quella di occupare il proprio tempo libero, lavorando 3 ore al giorno e favorendo così il progresso verso una società migliore e libera dal lavoro.
Oggi, grazie alla tecnologia possiamo farlo, con una soluzione concreta: ridurre la settimana lavorativa e liberare il tempo per altre attività più adatte a quella che potremmo finalmente chiamare vita.
Illustrazione del post è di Rafa Estrada