“Ho l’obbligo di smentire un articolo uscito sul Sole24Ore che dipinge il mio passato usando il metodo Boffo, quello dei “si dice“, quello dei “forse“, senza portare alcuna prova e infangando l’onorabilità di una persona. L’accusa che mi viene mossa è quella di essere un dipendente di un imprenditore amico di un altro imprenditore (Di Vincenzo) che ha problemi con la legge. Non conosco né ho mai conosciuto l’imprenditore Di Vincenzo, e sfido chiunque a dimostrare il contrario. L’imprenditore invece per il quale lavoravo, il Sig. Lo Cascio, in data 10 aprire 2013 mi ha fatto pervenire una lettera di licenziamento. Non lavoro più con la persona indicata, ma soprattutto non corre neanche buon sangue, perché essendo in aspettativa mi ha licenziato. Inoltre avevo diritto, perché l’azienda è fallita, alla mobilità (ovvero a 1000 euro al mese per tre anni), ma essendo un Consigliere Regionale, non mi sembrava giusto ricevere questo denaro, e quindi l’ho lasciata all’Inps. Però sono stanco di ricevere insinuazioni come quelle di Nello Dipasquale, che in aula si permette di dire che “si dice” che la mozione di sfiducia sia stata scritta nelle segrete stanze dei bottoni di quelle persone di Caltanissetta che remano contro l’azione purificatrice del Governo Crocetta. Dipasquale, e chiunque ci ascolti, e soprattutto ai Redattori del Sole24Ore, noi (M5S) la mozione di sfiducia l’abbiamo scritta di nostro pugno perché crediamo che questo Governo sia totalmente fallimentare. Non ho più intenzione di rispondere a insinuazioni di bassissima lega, e qualora verranno riportate ulteriormente, mi riserbo di parlarne in altre sedi. Questa è la sola politica che sapete fare: gettare fango sulla figura degli altri, anche quando non c’è niente da infangare, perché la persona citata è completamente pulita.” Giancarlo Cancelleri, M5S Sicilia
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