di Gianluca Riccio – Una nuova legge approvata dalla città di Brighton & Hove prevede che tutti i nuovi edifici che superino i cinque metri d’altezza debbano includere mattoni per api, così come nidi di uccelli adatti ai rondoni.
Si tratta di mattoni che hanno le stesse dimensioni di quelli normali. Unica differenza: integrano una serie di aperture strette (generalmente di forma circolare) realizzate apposta per permettere di nidificare alle api solitarie.
L’obiettivo? Chiaro. Si tratta di aumentare le opportunità per la biodiversità. Le api solitarie costituiscono quasi 250 delle circa 270 specie di api in Gran Bretagna, e svolgono un ruolo cruciale nell’ecosistema naturale.
L’uso di mattoni per api è stato paventato in diverse norme di pianificazione del Regno Unito, ma la loro introduzione pratica è un nuovo sviluppo. A Brighton seguiranno presto a ruota la Cornovaglia e il Dorset.
“I mattoni per le api sono una delle diverse misure che dovrebbero essere attuate per affrontare i problemi di biodiversità che sono emersi come risultato di anni di abbandono dell’ambiente naturale”, dice Robert Nemeth, consigliere comunale che ha promosso l’iniziativa.
“Le api solitarie nidificano in malte fatiscenti e vecchi mattoni”, ha detto Nemeth, “ma gli edifici moderni sono così perfetti che tutte le cavità sono tappate”.
Questa soluzione ripristina una “sinergia” naturale che si era perduta da tempo.
Non tutti plaudono all’iniziativa, ad ogni modo. Alcuni ricercatori sono scettici sull’efficacia di questa soluzione nel migliorare la biodiversità. Anzi, non risparmiando in qualche isolato caso delle velate accuse di greenwashing arrivano anche mettono in guardia da possibili rischi per la salute.
Lars Chittka, professore di ecologia sensoriale e comportamentale alla Queen Mary University, è di altro avviso. Ha affermato che le api sarebbero in grado di mitigare da sole potenziali problemi, “il che dovrebbe in una certa misura controbilanciare i rischi che derivano da tali opportunità di nidificazione a lungo termine”.
La politica di Brighton può aprire ad uno studio serio sull’impatto dei mattoni per api. Dopo una prima ricerca biennale già sviluppata dall’Università inglese di Exeter, un monitoraggio di 5-10 anni potrebbe portare alla richiesta di una sua adozione massiccia nell’edilizia inglese, e forse altrove.
Un banco di prova interessante, non trovate? Considerate che un terzo della produzione alimentare mondiale dipende dalle api e da altri impollinatori, ma circa una specie di api su 10 in Europa (consideratela una stima finanche ottimistica) rischia l’estinzione.
In sintesi? Una frase che spesso sentiamo anche in altri settori, e che trovo quanto mai adatta al caso dei mattoni per api. E quella frase è: “per me i vantaggi superano di gran lunga i rischi”.
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