di Giuseppe L’Abbate (Sottosegretario alle politiche agricole, alimentari e forestali) – Dopo un lungo lavoro, concluso lo scorso settembre e portato avanti anche durante i mesi del lockdown, con la firma del relativo decreto di istituzione, attesa da tutti gli operatori del settore, nasce il Tavolo di Filiera della Canapa presso il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.
I settori interessati sono tantissimi: dal comparto agricolo a quello della trasformazione agroalimentare, ma anche il tessile, l’edilizia, la farmaceutica: solo per citare alcune finalità di questa straordinaria pianta dai mille usi.
In Italia si è passati da circa 80mila ettari coltivati a canapa nel 1910 a poco più di 4mila ettari nel 2018. Questo evidenzia la profonda trasformazione colturale che è avvenuta nella nostra agricoltura nel corso di un secolo, periodo in cui della canapa industriale non sono stati conservati né germoplasma né la conoscenza delle tecniche agronomiche più efficienti.
Dobbiamo necessariamente invertire la tendenza per recuperare le posizioni perse e la mancanza di strategia e di politica industriale nel settore. Secondo un report dell’Associazione europea della Canapa Industriale (EIHA), pubblicato a gennaio 2020 (dati 2018), la Francia domina la produzione europea con 17.900 ettari coltivati, pari al 37%, seguita dall’Italia e dai Paesi Bassi con 3.833 ettari. In Europa, la coltivazione si estende su oltre 50mila ettari, con un aumento della produzione del 614% in confronto al 1993.
Il Tavolo darà valore ai tanti operatori che stanno lavorando, con tante difficoltà ma senza sosta, per ridare slancio a questo settore e vedrà assieme ben 48 membri designati: saranno coinvolti i ministeri dell’Interno, della Salute, dello Sviluppo economico, della Difesa e dell’Ambiente nonché l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, le organizzazioni agricole, le associazioni e i portatori d’interesse del settore canapa, le università e gli Enti controllati del Mipaaf come Agea, Ismea e il Crea. I componenti del tavolo rimarranno in carica per tre anni.
Grazie al MoVimento 5 Stelle, la canapa torna ad essere una filiera agricola. Dopo l’approvazione della legge 242 del 2016, a prima firma MoVimento 5 Stelle, il settore della canapa ha finalmente un luogo dove poter discutere e affrontare le diverse problematiche e le questioni più dibattute per arrivare a conclusioni condivise. Coinvolgeremo anche gli altri ministeri interessati, con l’unico obiettivo di sostenere e incentivare la filiera, creando così nuovi posti di lavoro e rendendo sempre più competitive le nostre imprese.
Abbiamo intenzione di lavorare in maniera serrata e, per questo, ad inizio 2021 nel più breve tempo possibile convocherò la prima riunione del Tavolo affinché si possa stabilire il programma di lavoro per il rilancio di questa coltura.
Un primo sostegno la filiera lo potrà avere dal cosiddetto “Fondo filiere minori”, inserito in Legge di Bilancio grazie ad un emendamento della deputata Chiara Gagnarli (MoVimento 5 Stelle) e che permetterà alla canapa di poter attingere ai 10 milioni di euro stanziati.