É il fine settimana prima di Natale, saremo tutti impegnati con parenti e amici, sarà uno dei pochi momenti per passare del tempo insieme a chi amiamo con serenità, e magari scambiare due parole anche su quello che succede nel mondo.
La settimana è iniziata all’insegna di Google e la sua città. Infatti il colosso americano a in mente un progetto che definire ambizioso è poco.
Poi siamo tornati a parlare di reddito universale con una notizia stupenda. La città di Pavlograd, in Ucraina, sperimenterà questo sistema.
Sempre su questo tema ci siamo domandati se il Reddito Universale può diventare un progetto europeo e se può essere promosso ad un livello superiore rispetto a quello nazionale.
Molti fattori ci dicono di si. Leggete qui.
Con il problema climatico, e di conseguenza, il problema delle piantagioni, siamo poi andati a vedere un nuovo tipo di fattorie, che potrebbero sostenerci anche con i cambiamenti moderni.
Una ricerca apparsa su Nature ci dice che l’Alzheimer potrebbe potenzialmente essere trasmesso attraverso uno stretto contatto con il tessuto cerebrale di qualcuno che ha la malattia. Leggete qui!
Siamo tornati a parlare ci cibo e piantagioni con una notizia terribile. A causa della continua richiesta di soia si sta distruggendo l’Amazzonia.
In Giappone il lavoro è una vera religione, tanto che le ore lavorative settimanali toccano alcune volte quota 80 e non è difficile vedere aziende che richiedano qualcosa come 100 ore di straordinari al mese. Il duro lavoro nelle aziende giapponesi è così intenso che alcune persone muoiono. Con l’espressione karōshi, si intende proprio la morte per troppo lavoro. Lavorare fino a morire? Purtroppo si.
Cinquant’anni dopo la pubblicazione del controverso libro “The Population Bomb”, il biologo Paul Ehrlich avverte che la sovrappopolazione e il consumo eccessivo ci stanno spingendo oltre il limite. Quando ce ne renderemo conto sarà troppo tardi.
Vi Auguro di passare tutti delle Buone Feste.
Beppe