Se i sindaci devono diventare prima eroi e poi martiri per difendere il territorio dalla speculazione significa che lo Stato è morto.
“Una di quelle notizie che non lasciano traccia e invece sono indicative di come funziona l’italia REALE: il sindaco Angelo Vassallo di un paese del Cilento, Pollica (Salerno) è stato ammazzato con 9 colpi di pistola mentre rientrava a casa. Nel comune di Pollica c’è una frazione, Acciaroli, famosa per la bandiera blu che viene assegnata alla qualità del suo mare, il massimo riconoscimento in fatto di pulizia delle acque e delle spiagge. Io SO (ma come disse Pasolini non ho le prove e non ho nemmeno indizi), perchè è stato ammazzato questo sindaco da più parti definito “una speranza per il Cilento” e “un simbolo di legalità”. Oggi i pochissimi amministratori locali che si oppongono alla speculazione selvaggia, alla predazione del territorio, alla feroce mercificazione dei beni naturali dei cittadini a fini di lucro, devono prima di tutto essere “eroi” e poi uomini politici e amministratori, quando dovrebbe essere normale tutelare il bene comune dei cittadini, e l’eccezione dovrebbe essere lo specularci sopra. In questo paese “la Colata” di cemento che ci sta sommergendo è persino argomento di letteratura (cosa che non esiste in nessun altro paese europeo) e bellissime località costiere, collinari e montane stanno diventando cantieri senza sosta, con la scusa della crescita, dell’economia (che poi significa sempre il profitto di pochi sulla fatica di molti). Il giorno in cui questo incubo di devastazione si arresterà, i nostri figli e nipoti e molte generazioni a venire, si ritroveranno in un paesaggio talmente allucinante, zeppo di asfalto, ferro e cemento e spogliato dalla sua naturale bellezza, da far desiderare una esplosione atomica per sperare n un “NUOVO INIZIO”. Forse lo sanno anche “loro” e per questo, ancora una volta contro la volontà del popolo, fanno le centrali nucleari. E poi sono “antidemocratici” sono quelli che li fischiano. Angelo Vassallo è stato ammazzato perchè con onestà e coraggio era contro gli ATTILA del nostro paese.” davide lak (davlak)
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