recentemente trattato. Naturalmente non la condividiamo perchè, come si può rilevare dal decreto legislativo approvato giusto l’11 novembre che ne formalizza il passaggio da pubblica a privata (per i comitati locali e provinciali), si evince che la CRI rischia di fare un salto nel buio! Questo perchè:
1. l’Amministrazione non sa se esista o meno una situazione debitoria
2. non si conosce l’esatta consistenza del patrimonio immobiliare
3. non si fa cenno a chi diventerà il proprietario di futuri lasciti e donazioni
4. l’Amministrazione non conosce il fabbisogno di personale di cui dovrà avvalersi sia nella CRI pubblica che in quella privata.
La logica del buon senso vuole che prima di una qualunque riforma si conosca esattamente la situazione economico/patrimoniale, il fabbisogno di risorse umane, gli obiettivi e la strategia da mettere in atto per il loro raggiungimento. E pensare che questi politici da strapazzo che hanno distrutto il nostro Paese hanno la sfacciataggine di dare a noi dei populisti/qualunquisti! E i super manager da loro nominati e da noi ultra pagati che hanno il coraggio di avanzare queste proposte, come li vogliamo chiamare? Questa riforma non è vantaggiosa per i cittadini, ma allora a vantaggio di chi va? Siamo curiosi di sapere come si esprimerà il Parlamento, convertendo o meno in legge questo decreto che il Consiglio dei Ministri si è affrettato ad approvare nonostante fosse stato calendarizzato per il 24 novembre. Nel filmato abbiamo rilevato alcune tra le più importanti incongruenze della riforma e ci indigna sapere che c’è ancora chi tenta di sottrarre ai cittadini la Croce Rossa! Nonostante il Commissario Rocca cerchi di far credere che questa proposta sarebbe vantaggiosa per la CRI, la pillola che vorrebbe far ingoiare al personale Croce Rossa (dipendenti e volontari) ed a noi cittadini (che la finanziamo con i nostri soldi) è troppo amara e non c’è zucchero che basti per addolcirla.”
Movimento 5 Stelle Roma
Comments are closed.