La casa non sarà più un miraggio per i giovani. Con i generosi fondi dello Stato le coppie precarie potranno coronare il loro sogno d’amore. Due cuori e una capanna, o meglio una baracca abusiva.
“Caro Beppe, sono un mediatore creditizio iscritto all’Ufficio Italiano Cambi della Banca d’Italia. Vorrei fare una breve considerazione in merito all’iniziativa “Diritto al Futuro” del Ministero della Gioventù http://www.gioventu.gov.it/, e più precisamente al “Fondo Casa“. Questo fondo di garanzia è di 50 milioni di euro. Mi sono fatto un breve conto: in Italia ci sono 110 province, è come stanziare 450.000 euro circa di fondi per ogni provincia. In Italia ci sono circa 8.000 Comuni, è come stanziare 6.250 euro per i cittadini di ogni Comune. Una somma, ahimè, imbarazzante. La cosa ancora più sorprendente è che nella home page del Ministero si legge “10.000 mutui concessi a giovani coppie di precari“. Bene, ipotizziamo che tutte e 10.000 facciano richiesta di aderire a questo fondo, quanto toccherebbe a ciascuna famiglia? 5.000 euro (!?). E qualcuno pensa che con una garanzia del genere le banche sarebbero disposte ad erogare un mutuo ad una famiglia di precari? Non scherziamo. Chiudo con un’amara considerazione: se questa iniziativa sta nella Home Page del Ministero, le altre attività della stessa istituzione che significato e che incidenza possono avere nella vita del Paese? Grazie e cordiali saluti.” Alessandro V.
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