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Un vuoto a perdere è un contenitore senza contenuto che non può essere reso. Un voto a perdere è un voto dato a un candidato che non può essere eletto. Sono almeno tre gli aspiranti governatori che non possono essere eletti: Vincenzo De Luca (PDmenoelle) per la Campania, Roberto Formigoni (PDL) per la Lombardia e Vasco Errani (PDmenoelle) per l’Emilia Romagna.
Questi signori, che vivono da sempre di politica e di tasse dei cittadini, se eletti dovranno dimettersi. Il primo in quanto ha promesso in pubblico che se condannato dopo le elezioni si dimetterà. De Luca non dovrebbe neppure presentarsi in quanto già condannato in primo grado (ma questo non lo ha detto), senza contare i due processi in corso per associazione a deliquere, concussione e truffa. Se venisse ulteriormente condannato che si fa? Si ritorna alle elezioni con i costi aggiuntivi e la paralisi della Regione? Con un altro pregiudicato espresso da Bersani, il portavoce di D’Alema?
Roberto Formigoni gira in bicicletta seguito da macchine e giornalisti con la telecamera. E’ diventato ciclista da esposizione da quando ha ricevuto un avviso di garanzia nell’ambito di un’inchiesta su ambiente e inquinamento. Formigoni si appresta a celebrare il VENTENNNIO FORMIGONIANO con manifesti 15 metri per 10 in tutta la Lombardia (chi li paga?). Più del Duce poté Comunione e Liberazione. Formigoni, semplicemente, non può più presentarsi. La legge dello Stato 165/2004 articolo 2 impedisce di candidarsi a Presidente di Regione dopo due mandati consecutivi. Lui se ne frega anche se lo stesso presidente emerito della Corte Costituzionale Valerio Onida conferma in un’intervista che potrebbe essere costretto a rinunciare all’incarico in seguito a un ricorso. Stessa situazione per Vasco Errani consigliere regionale dal 1995, presidente di Regione dal 2000.
Per De Luca il problema è nel merito e non nella sostanza, perché, con tutta probabilità, non verrà eletto. Il Pdimenoelle governa da 15 anni la Campania e i Casalesi sono sempre gli altri. Hanno subito più processi in Campania i pidimenoellini della camorra. Formigoni e Errani, i fratelli bipartsan del mandato eterno, potrebbero essere invece rieletti con danni incalcolabili in caso di dimissioni forzate da un ricorso. E allora perché candidarli? Non c’era nessun altro in circolazione?
La politica non è una professione, una gara alla mummificazione andreottiana in aula. Lo spirito della legge è impedire a un governatore di diventare Imperatore di Regione, di controllare appalti, di favorire amici e amici degli amici. Di governare in eterno e 15/20 anni per il governo di una Regione si avvicinano al concetto di eternità politica. Il blog valuterà il ricorso insieme ai danni da risarcire alla Regione. Nessun cittadino dovrebbe candidarsi a una carica pubblica per più di due mandati, anche non consecutivi. I plurimandatari da eletti diventano nel tempo i nostri padroni. Non votate i governatori a perdere. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure.