17

May
Facebook
Twitter
Instagram
YouTube
E-mail
EMAIL

 

[email protected]

Il Blog di Beppe Grillo Blog ufficiale di Beppe Grillo con articoli, approfondimenti ed opinioni
PER LA TUA PUBBLICITÀ

 

[email protected]

Menu   ≡ ╳
  • HOME
  • IO GRIDO
  • CERVELLI
  • TERRA FUTURA
  • COSE PREZIOSE
  • MOBILITA’
  • SALUTE
  • VIDEO
  • ARCHIVIO
    • 2005
    • 2006
    • 2007
    • 2008
    • 2009
    • 2010
    • 2011
    • 2012
    • 2013
    • 2014
    • 2015
    • 2016
  • CONTATTI
☰
Il Blog di Beppe Grillo
Home > CERVELLI
535 views 4 min 0 Comment

Vivere nella globalizzazione 4.0

beppegrillo.it - Dicembre 20, 2018

di Riccardo Rossetti – Dopo la seconda guerra mondiale, la comunità internazionale si unì per costruire un futuro condiviso. Un futuro insieme, globale.

Ma che qualcosa non ha funzionato, appare chiaro.

Dopo la crisi finanziaria globale, una parte sostanziale della società è diventata disillusa e amareggiata, non solo con la politica e i politici, ma anche con la globalizzazione e l’intero sistema economico che c’è alla base.

In un’era di insicurezza e frustrazione diffusa, globalizzazione è diventato sinonimo di status quo. Ma ci sono due concetti distinti: globalizzazione e globalismo.

La globalizzazione è un fenomeno guidato dalla tecnologia e dal movimento di idee, persone e merci. Il globalismo è un’ideologia che dà la priorità all’ordine globale neoliberale rispetto agli interessi nazionali. Nessuno può negare che stiamo vivendo in un mondo globalizzato. Ma se tutte le nostre politiche dovrebbero essere “globaliste” è davvero molto discutibile.

Dopotutto, questo momento di crisi ha sollevato questioni importanti sulla nostra architettura di governance globale. Sempre più elettori chiedono di “riprendere il controllo” da “forze globali”, la sfida è ripristinare la sovranità in un mondo che invece richiede cooperazione.

E non è facile. Si deve creare un nuovo patto sociale tra i cittadini e leader, in modo che tutti si sentano abbastanza sicuri in casa per rimanere aperti al mondo in generale. In caso contrario, la continua disintegrazione del nostro tessuto sociale potrebbe alla fine portare al collasso della democrazia.

A questo si aggiungono le sfide associate alla “quarta rivoluzione industriale”. Rivoluzione che vede emergere vincoli ecologici, attenzione a dove prendere e come produrre energia, sostenibilità del lavoro, inclusione sociale, ecc.

Inoltre, il divario crescente tra precariato e privilegiati viene rafforzato dai modelli di business attuali. Modelli che, come abbiamo visto, portano a concentrazioni di potere e di denaro incredibili, con una piccola percentuale della popolazione mondiale che ha tutto e il resto del pianeta che non ha nulla.

Cosa fare? Stiamo vivendo un nuovo tipo di economia guidata dall’innovazione e sono necessarie nuove norme, standard, politiche e convenzioni globali. La nuova economia ha già distrutto e ricombinato innumerevoli industrie e ha dislocato milioni di lavoratori. Sta smaterializzando la produzione, aumentando l’intensità della conoscenza e aumentando la competizione all’interno dei mercati nazionali e, infine, sta alimentando la sfiducia.

A tutto questo sicuramente contribuisce il ritmo senza precedenti del cambiamento tecnologico che porta a vedere trasformati in pochi anni le nostre strutture, come sanità, trasporto, comunicazione, produzione, distribuzione ed energia.

La gestione di questo cambiamento richiederà non solo nuovi quadri per la cooperazione nazionale e multinazionale, ma anche un nuovo modello di educazione, completo di programmi mirati per insegnare ai lavoratori nuove competenze.

Con i progressi della robotica e dell’intelligenza artificiale nel contesto di società che invecchiano, dovremo passare da una narrativa di produzione e consumo a quella di condivisione e cura.

La globalizzazione 4.0 è appena iniziata, ma siamo già ampiamente impreparati. Aggrapparsi a una mentalità antiquata e armeggiare con i nostri processi e istituzioni esistenti non funzionerà.

Piuttosto, dobbiamo ridisegnarli da zero, in modo da poter capitalizzare sulle nuove opportunità che ci attendono, evitando allo stesso tempo che i problemi di oggi non producano così profonde ferite da non portarci ad una nuova era di divisione.

Tag: featured

PREVIOUS

La guerra degli algoritmi sta arrivando

NEXT

La Rivoluzione Digitale: intervista a Paolo Cellini
Related Post
Dicembre 7, 2018
Robot beyond humanity
Marzo 22, 2020
La cooperazione è la nostra salvezza
Maggio 22, 2018
18 tra le menti più innovative al mondo al TEDx di Roma
Agosto 8, 2019
Quando l’Autorità gioca d’azzardo
Comments are closed.

TERRA FUTURA

Il Blog di Beppe Grillo
Musk e il Reddito Universale Elevato
Il Blog di Beppe Grillo
Cina: quando il controllo sociale riscrive la famiglia
Il Blog di Beppe Grillo
La plastica che si dissolve in mare e fertilizza il terreno
Il Blog di Beppe Grillo
La rivoluzione dei robot quadrupedi
Il Blog di Beppe Grillo
Hawaii tassa i turisti per salvare il pianeta
Il Blog di Beppe Grillo
Envie, l’impresa sociale che ripara il futuro
Il Blog di Beppe Grillo
Oshikatsu: quando il fan diventa motore economico
Il Blog di Beppe Grillo

CONTATTI

Per inviare messaggi, comunicati stampa, segnalazioni, richieste di interviste, denunce o lettere aperte a Beppe Grillo: [email protected]

PUBBLICITA'

Per la tua pubblicità su questo Blog: [email protected]
  • HOMEPAGE
  • COOKIE POLICY
  • PRIVACY POLICY
  • CONTATTI
© Copyright 2025 - Il Blog di Beppe Grillo. All Rights Reserved - Powered by happygrafic.com