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Le Ferrovie italiane hanno fatto miracoli. Lo attesta il bilancio 2009. In 4 anni la “razionalizzazione dei costi operativi” ha portato a una riduzione di 1,1 miliardi di euro. L’utile netto è cresciuto del 175% ed è arrivato a 44 milioni di euro. I morti di Viareggio se lo sapessero ne sarebbero contenti.Il blog pubblica la denuncia di un ex tecnico verificatore che dovrebbe essere valutata dai magistrati competenti. Finora, che mi risulti, nessuno è stato imputato della strage di Viareggio.
“Sono un ex operaio e tecnico verificatore delle ferrovie. Questa testimonianza è a favore delle vittime e dei familiari della strage di Viareggio avvenuta il 29.06.09. Il carro cisterna che ha causato la strage, era deragliato il 22.06.09 a Vaiano sulla linea Firenze-Bologna. Se lo stesso fosse stato controllato sul posto o inviato alla squadra rialzo più vicina (officina) mediante ultrasuoni laser (tecnologia gia esistente 40 anni fa) si sarebbe appurato che lasse aveva subito dei danni e sarebbe stato sostituito, in 30 minuti di lavoro.
Questa era la prassi di 40 anni fa, oggi la tecnologia ha fatto passi da gigante, treni alta velocità (Roma-Milano) in 3 ore. Ciò è giusto per le esigenze moderne, anche la riduzione di personale può essere accettata, però non a scapito della sicurezza ferroviaria; infatti il settore merci e stato quasi dimenticato: carri obsoleti con oltre 40, 50, 60 anni, non sottoposti a misure preventive di controllo, oltretutto cisterne che trasportano liquidi pericolosissimi che possono esplodere. 32 morti a Viareggio, decine di persone col 60, 70 80, 95% di bruciature su tutti il corpo.
Sono entrato in ferrovia il 15.06.1970 come operaio qualificato nel deposito locomotori a Livorno, già allora veniva un ingegnere da Firenze e controllava gli assi, ogni 1-2 anni venivano fatti questi controlli programmati, oppure se il locomotore o carro aveva subito anche un piccolo deragliamento, magari nel parco merci. Poi sono diventato verificatore, e se succedeva quanto sopra, io fermavo il carro e se non cera pericolo lo inviavo alla squadra rialzo (officina fs) più vicina per il controllo generale. Il mio compito era di controllare i treni in arrivo e soprattutto in partenza e fare la prova dei freni, poi emettevo un nulla osta chiamato tv 40 che facevo firmare al macchinista in doppia copia , una a me una a lui, poi il capostazione dava il via libera.
In stazione vi era un assistenze di stazione, oggi formatore, che insieme alla squadra di manovra formavano il treno in base al peso, lunghezza, destinazione, etc; poi lassistente scriveva tutti i n° dei carri scritti sulle sponde dei carri e in altre parti, poi emetteva in doppia copia (M18) che faceva firmare al capotreno o macchinista, una copia rimaneva agli atti in stazione di partenza e una alla stazione di arrivo o di smistamento. Perciò anche se il carro ha preso fuoco rimane il cartaceo o sul computer del n° dei carri. Quando un carro deraglia a volte ci vogliono dei km prima che il treno si fermi, perciò specialmente se il carro è carico è moltissimo sollecitato e gli assi sono i primi a soffrire perché le ruote battono sulle traversine di cemento. Alcuni testimoni hanno visto il treno della strage che emetteva forti scintilli a circa 20 km da Viareggio, senzaltro il carro era frenato e il surriscaldamento per tanti km, per induzione ha fatto si che lasse già deteriorato per torsione si rompesse (si nota bene dalla foto). La quasi certezza che il carro della strage era lo stesso deragliato a Vaiano e che a Viareggio era il primo di testa, mentre a Vaiano era lultimo di coda, questi tipi di treni sono a composizione bloccata, quando arrivano alla stazione darrivo vanno allo scarico o carico, poi il locomotore va in deposito e quando deve ripartire la testa diventa coda e viceversa.
Ho visto personalmente più volte dei carri rimasti frenati essere fermati in stazioni successive a quella dove è stata notata tale anomalia; oggi purtroppo le stazioni sono deserte per la riduzione del personale. Bastava che sulla linea ci fossero rilevatori di calore o telecamere collegate col Dco e il treno sarebbe stato fermato in tempo evitando la strage. Faccio solo adesso questa denuncia perché sono venuto in possesso delle foto del carro deragliato a Vaiano solo 15 giorni fa.” Menchini Marco
Nota: si pubblica la comunicazione ricevuta dalle Ferrovie dello Stato.
FERROVIE DELLO STATO: PRECISAZIONI
Roma, 18 aprile 2010
In relazione alle notizie diffuse da alcuni media circa la lettera di un ex ferroviere, Marco Menchini, e pubblicata da larepubblica.it” secondo la quale “una foto e la logica della formazione dei convogli” dimostrerebbero che la cisterna deragliata a Viareggio il 29 giugno scorso “potrebbe essere la stessa del piccolo incidente di Vaiano” sulla linea Firenze – Bologna qualche settimana prima, le FS fanno sapere che si tratta di deduzioni totalmente prive di senso e fondamento.
Intanto i due carri appartenevano a due ditte private distinte: l’italiana Sogetank era la proprietaria del carro sviato a Vaiano, la multinazionale Gatx di quello di Viareggio. Il carro di Vaiano era immatricolato in Italia, quello di Viareggio in Germania. Inoltre anche le tipologie di carro sono completamente diverse: il primo era un carro a due assi, mentre il secondo è un carro a carrelli e quindi aveva quattro assi ed era di dimensioni circa doppie. Infine anche il trasporto a cui erano adibiti era, come noto, diverso.
Stupisce e colpisce il fatto che a sbagliare in modo cosi grossolano sia stato un ex ferroviere (il quale parla addirittura di fantomatici dispositivi “ultrasuoni laser”: un concetto impossibile anche dal punto di vista fisico, dato che gli ultrasuoni sono appunto suoni, mentre il laser è un dispositivo che emette luce; non si comprende quindi a quale tecnica di controllo venga fatto riferimento).
Si diffida pertanto chiunque dallutilizzare tale mistificatoria interpretazione dei fatti. In ogni caso Trenitalia ricorrerà alle opportune sedi per la tutela della propria immagine.