Il nuovo vento della Rete e della fine, lenta ma implacabile, dell’editoria assistita sta producendo i suoi effetti: la scomparsa dei giornali. Un’ottima notizia per un Paese semilibero per la libertà di informazione come l’Italia. Meno giornali significa infatti più informazione. Licenziamenti sono in corso un po’ ovunque da tempo, ma il caso più drammatico è quello dell’Unità che ha ormai solo appassionati lettori (forse collezionisti), 20.200 copie vendute nel mese di maggio. I 57 giornalisti hanno preso l’ultimo stipendio ad aprile e hanno terminato in questi giorni i due anni di solidarietà. Un augurio per una nuova occupazione va a loro e in particolare alle colonne portanti Oppo e Jop. L’Unità è stata messa in liquidità. C’è però una buona notizia per i trinariciuti, Renzi ha dichiarato “Dobbiamo tutelare un brand, abbiamo bisogno di ripartire…“. Non ha detto però con quali soldi. Insomma “Unitàstaiserena“, il bacio della morte. Il direttore del giornale ha precisato su Renzi “Mai parlato con lui, i nostri rapporti sono molto british“. Finora l’Unità aveva avuto con il governo di turno un approccio diverso, molto più pragmatico, del tipo “caccia la grana“. Si prende atto che oggi sia diventato british e meno attento ai finanziamenti pubblici pagati dalle tasse dei cittadini. #Unitàstaiserena
PS: Finanziamenti pubblici percepiti da l’Unità a partire dal 2003
2003: 6.817.231,05
2004: 6.507.356,94
2005: 6.507.356,93
2006: 6.507.356,94
2007: 6.377.209,80
2008: 6.377.209,80
2009: 6.377.209,80
2010: 5.656.442,55
2011: 3.709.854,40
2012: 3.615.894,65