“Salvo gira senza sosta con la diretta tra le mani, con l’emozione di chi sta trasmettendo la Storia. Pietro in un angolo del palco immortala la piazza con panoramiche mozzafiato con il suo iPad. Walter osserva la piazza come se fosse sempre la prima volta, l’angelo custode di Beppe che macina migliaia di Km alla guida dello tsunamicamper. Sul palco o sul selciato di una gradinata ci sono ragazzi e ragazze dallo sguardo fiero e dalla voce rotta per l’emozione, non politici, ma studenti, operai, casalinghe, impiegati. Di fronte a loro una piazza stracolma, attenta e pronta a cambiare questo paese. Beppe è li, in mezzo a quel sogno a raccontare la storia che ci appartiene e che ci apparterrà. La cena dopo l’abbuffata a base di emozioni è il momento dei racconti ed è bello incontrare e condividerli con persone speciali come Silvia, Massimo, Adele, Ivan, Natascia, Adamo, Giulia, Serena, Beppe, Salvo, Walter, Pietro, Matteo e tutti gli altri. Perchè non dovrei piangere dalla gioia? In fondo è emozionante lasciarsi andare dopo la tempesta.” Nik il nero
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