“Cos’hanno in comune 32 metronomi fuori sincronizzazione? Non vanno a tempo tra loro, non vanno d’accordo, ma hanno tutti lo stesso scopo: scandire il tempo. L’ideale sarebbe che lo facessero tutti insieme, consapevoli del potere che avrebbero in questo caso. Ma non può accadere sempre. Se alcuni di essi sono “mossi” da interessi al di fuori dello scopo comune, non collaboreranno mai veramente. Continueranno a battere il loro tempo, travestiti da metronomi “amici“. Il fattore più importante è la BASE sulla quale tutti loro poggiano. Non solo dev’essere una base comune, ma dev’essere elastica e non rigida. Le fondamenta di un gruppo devono essere in grado di reggere agli scossoni esterni e di comunicare a ogni individuo del gruppo l’energia degli altri. Proprio come mostra l’esperimento fatto con 32 metronomi che poggiano su un piano mobile. Lo stesso non sarebbe potuto accadere se si fossero trovati su un tavolo rigido. Anche se si parte con ritmi diversi, un gruppo di individui che condividono lo stesso scopo e che poggiano su una base di idee comuni che non sia fossilizzata su delle posizioni rigide, continuando a collaborare e a comunicare, riusciranno ad andare all’unisono, creando un’onda d’urto potente e pressoché inarrestabile. Basta lasciar andare per la loro strada quelli che in realtà remano contro e condividere dei princìpi di base che siano solidi ed elastici allo stesso tempo.” Leonardo Rubini
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