Illustrazione di Pawel Kuczynski
di Luigi Gallo – Chi sta distruggendo il nostro pianeta con i suoi eccessi di produzione, con le sue spinte al consumismo tossico non sta pagando il conto e lo fa pagare a noi e ai nostri figli. Ci stiamo avvicinando alla cifra di 754,4 miliardi di dollari spesi in pubblicità, a livello globale. Con quali effetto? Quello di devastare di più l’ambiente, di inquinarlo di più, di sventrare più montagne, di sottrarre più risorse alla terra e riempire di rifiuti il pianeta. E nessuno paga. Non paga chi spinge all’acquisto di oggetti e crea bisogni inutili rendendoci infelici, non paga chi prende la nostra acqua e le risorse del pianeta producendo più CO2 di quella che si può assorbire, non paga chi ci invade di rifiuti.
Oggi quando guardiamo una vetrina sappiamo che la grande maggioranza degli oggetti che vediamo saranno rifiuti ma nessuno pagherà per quello. Queste S.p.a. e i loro azionisti devono restituirci e pagare quello che si stanno prendendo: la nostra felicità, la nostra aria, la nostra acqua, le nostre montagne, la nostra terra, il nostro pianeta. Con i soldi che pagano per il loro debito ambientale possiamo trovare le risorse per aiutare chi non arriva a fine mese e per salvare il pianeta entro il 2050 dalla devastazione ambientale.
Contrastiamo i privilegi di multinazionali e miliardari che pagano tasse ridicole, che eludono il fisco e che stanno decidendo le regole della nostra vita sociale con gli algoritmi delle loro piattaforme digitali, con la loro pesante influenza sulle nazioni democratiche e non utilizzando il loro potere economico. Le multinazionali e i miliardari, la finanza e le banche possono comprarsi le scelte della politica, possono costruire campagne mediatiche nelle TV che posseggono o nelle piattaforme social che controllano. Possono far crollare un leader politico e foraggiarne un altro. I cittadini lo hanno capito e non vanno più a votare. Serve una politica capace di riportare giustizia, cancellare poteri e privilegi e rinforzare la democrazia. Più limiti per chi sta accumulando potere e ricchezza per riconsegnarli al cittadino comune che li ha persi. È ora di mettere fine alla società più disuguale della storia applicando l’agenda OXFAM.
Riduciamo il tempo di lavoro a parità di salario per tutti i cittadini che sono diventati nonni e vogliono dedicare più tempo ai nipoti, a tutti i cittadini che sono diventati genitori e non vogliono abbandonare il proprio figlio davanti ad uno smartphone. I nostri figli sono cresciuti da Zuckerberg e dagli algoritmi o gli influencer di Tik Tok, addestrati al consumo compulsivo e programmati all’infelicità a causa del vuoto in cui vengono abbandonati. Riduciamo il tempo lavoro a parità di salario a chi vuole occuparsi di politica e di ambiente in forma volontaria, a chi si occupa della cura degli altri e del pianeta. Ci sono mille buoni motivi per farlo: riduzione della disoccupazione, riduzione di consumo, riduzione di produzione e stress, riduzione di inquinamento, riduzione della devastazione ambientale mentre la tecnologia, la robotica e l’intelligenza artificiale ormai possono fare il lavoro degli schiavi di un tempo. E se sottraiamo tempo al lavoro per amare, per essere generosi con gli altri, anziani e bambini, persone in difficoltà allora avremo una società diversa.
Ridiamo potere al cittadino, ridiamogli un pianeta in cui vivere, ridiamogli il suo tempo per tornare ad amare.
L’AUTORE
Luigi Gallo, già Presidente della Commissione Cultura, Scienza ed Istruzione della Camera dei Deputati, due volte parlamentare della repubblica. Autore del libro “Ritorno al 2050 – Verso una Terra Giusta” e di “Educazione Diffusa. Per salvare il mondo e i bambini” per Dissensi Editori. Presidente dell’associazione ecologista “Terra Giusta” che mira alla riduzione delle disuguaglianze e delle devastazioni ambientali. Mental coach, social media manager, docente di elettronica e ingegnere informatico.