I partiti non capiscono cosa significhi esattamente “taglio dei costi della politica“. Credono che si tratti di un’azione simbolica, di un obolo, di un’elemosina mediatica concessa ai cittadini. Chi guadagna 13.000 euro al mese come Vasco Errani, presidente illegittimo della Regione Emilia Romagna in quanto ha superato i due mandati consecutivi, è indifferente al taglio del 10%. Dopo guadagnerà solo 11.700 euro al mese. Si dovrebbe fare un refrendum per i politici come quello di Pomigliano: “Volete andare a casa o guadagnare 2.500 euro lordi al mese?“.
“Per ridurre le spese della politica bisogna fare una buona politica. Il presidente della Regione Emilia-Romagna lancia in modo clamoroso il taglio del 10% degli stipendi. Il suo, di oltre 13mila euro mensili, non risentirà molto di questa presunta austerità. Noi abbiamo ridotto il compenso che percepiremo di oltre il 70% e abbiamo già depositato al protocollo generale la proposta di legge per labolizione dellindennità di missione. Noi sappiamo bene cosa fare da grandi: abbiamo un programma chiaro e battaglie concrete su cui stiamo già lavorando. Piuttosto: è il Partito Democratico a non aver ancora deciso cosa vuol fare da grande, passando da tentativi di approccio con lUdc sino al Pdci” Giovanni Favia, consigliere regionale Emilia Romagna
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