C’è un sindaco in Calabria che ha provato a resistere. Ma non ce l’ha fatta, e da oggi vive sotto scorta. E’ Maria Carmela Lanzetta che tre giorni fa ha deciso di lasciare il suo incarico da primo cittadino di Monasterace, piccolo comune in provincia di Reggio Calabria. Ha mollato tutto per le pressioni subite dai clan, che poi a certe latitudini vuol dire proiettili e incendi. A Maria Carmela, farmacista prima che sindaco, hanno bruciato la farmacia. Era l’estate scorsa. Qualche giorno fa, invece, hanno crivellato di proiettili la sua automobile. Per questo ha preferito farsi da parte, perché, come ha detto lei stessa: “Non c’è coraggio che tenga davanti alle pallottole”. La storia del sindaco di Monasterace, ripresa tra l’altro anche dalla BBC, è un po’ la storia della Calabria. Ha il gusto della sconfitta, certo. Quello dell’impotenza. Ma biasimare Maria Carmela per la sua scelta vuol dire fare demagogia. Perché si è più soli che mai, in certi posti. E l’eco mediatica dura il tempo di un acquazzone.
Biagio Simonetta
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