La IA sta lasciando il mondo delle demo e sta facendo il suo ingresso nel mondo reale. Nel giro di qualche anno le IA saranno in grado di parlare della realtà, di riflettere sulla realtà e persino di agire nella realtà. I loro sistemi sensoriali saranno efficienti come i nostri. Ciò non equivale a una superintelligenza, ma genera sistemi incredibilmente potenti, grazie ai quali la IA diventerà parte integrante del tessuto sociale. Negli ultimi dieci anni il mio lavoro è consistito nel tradurre le tecniche di IA più recenti in applicazioni pratiche. Alla Deep-Mind abbiamo sviluppato sistemi in grado di controllare centri di elaborazione dati da un miliardo di dollari, un progetto che ha portato a una riduzione pari al 40 per cento del consumo energetico per il raffreddamento. Il nostro progetto WaveNet è un potente sistema text-to-speech in grado di generare voci sintetiche in oltre cento lingue all’ecosistema dei prodotti Google. Abbiamo realizzato algoritmi rivoluzionari per la gestione della durata delle batterie dei telefoni e molte delle app che magari stanno girando proprio ora sul vostro smartphone. In realtà la IA non sta più «emergendo». Si trova già in prodotti, servizi e dispositivi che utilizzate ogni giorno. In tutti gli ambiti della vita, innumerevoli applicazioni si basano su tecniche che dieci anni fa erano impensabili, e che oggi permettono di scoprire nuovi farmaci per affrontare malattie incurabili in un’epoca in cui i costi per i trattamenti stanno schizzando alle stelle.
L’apprendimento profondo può individuare perdite nelle tubature, gestire il traffico, simulare reazioni di fusione per una nuova fonte di energia pulita, ottimizzare le consegne e contribuire alla progettazione di materiali da costruzione più sostenibili e versatili. Viene utilizzato per guidare auto, camion e trattori, in vista di un’infrastruttura di trasporto più sicura ed efficiente, così come nelle reti elettriche e nei sistemi idrici per ottimizzare la gestione delle risorse nei periodi di scarsità. I sistemi di IA gestiscono i magazzini dei venditori online, suggeriscono come scrivere e-mail o quale canzone potrebbe piacervi, scovano truffe, elaborano racconti, diagnosticano malattie rare e simulano l’impatto del cambiamento climatico. Sono impiegati in negozi, scuole, ospedali, uffici, tribunali e case. Interagite già molte volte al giorno con le IA: presto saranno ancora più numerose, e quasi ovunque renderanno le esperienze più efficienti, veloci, utili e fluide. La IA è già qui. Ma c’è ancora molta strada da fare.
Tratto dal libro “L’onda che verrà” di Mustafa Suleyman con Michael Bhaskar