“Dal 1998 ho la malaugurata sfortuna di vivere a Melilli. Credo sia il posto peggiore dItalia. Si respira veleno che le raffinerie elargiscono in gran copia. La gente non sorride mai… Stasera ero in terrazza per far giocare la mia figlioletta che a soli 8 anni mi interroga chiedendomi Perché a casa nostra cè sempre questa puzza? Perché nellaria cè sempre tanto fumo? Perché cè sempre quel rumore che non ci fa dormire? Perché quando fa caldo non possiamo aprire i balconi, altrimenti soffochiamo per la puzza? Perché non ce ne andiamo?. Mentre la bimba giocava, un rumore sinistro ha dilacerato laria. Erano due F16 che sfrecciavano carichi di bombe verso Tripoli. Mi ha chiesto Dove vanno? Sono caccia? Vanno a buttare le bombe vero?. Mi sono sentito un verme. Mia figlia ha solo 8 anni e che cosa ha visto della vita? Veleni del petrolchimico, malattie dei suoi compagnetti di scuola (lultimo è un linfoma di una bimba della sua età), morti di cancro, e ora anche la guerra. Qui ormai regnano indisturbati larrogante prevaricazione delle multinazionali di cui i nostri governanti sono servi, la corruzione a 360 gradi, la totale negazione della meritocrazia, la nefandezza elevata a regola di vita, la mancanza di lavoro come arma di ricatto, la condanna dellonestà e la magnificazione del crimine. Mentre pensavo a tutto ciò e sentivo una morsa al cuore e allo stomaco, nel paese di fronte, a Villasmundo, si levavano giochi pirotecnici che fanno ancora sorridere i poveri allocchi che lodano gli amministratori per aver loro donato la festa! Nello stesso tempo sentivo le campane della chiesa. Ricordo quandero bambino, al mio paese, le campane suonavano al vespro e rallegravano gli animi. Segnavano linizio del riposo dopo una lunga giornata di proficuo lavoro onesto, pulito, felice. Avrei dovuto rallegrarmi a sentire le campane, ma non è stato così. Il motivo è molto semplice: le campane suonavano il loro giornaliero e stonato messaggio monocorde. Le campane di Melilli suonavano a morto! E non cè da chiedersi qual è la causa della morte, tanto qui è sempre quella. Allora ho realizzato di essere il peggiore dei peccatori. Ho commesso il peccato più grande che un essere umano possa commettere. Ho tradito il mio sangue. Ho fatto nascere due innocenti allinferno. Questo è il mio peccato e io non mi assolvo. Io mi condanno senza appello. Ho guardato mia figlia e ho pianto.16 maggio 2011″. segnalazione di anib roma
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