dal sito ricercaperlagrecia.com
[a translation of the letter is available in Greek and French language/ è disponibile la traduzione della lettera in greco e in francese per firmare la lettera, inviare una email allindirizzo [email protected]]
29 giugno 2015,
Un saluto alla popolazione greca tutta e, in particolar modo, alle nostre colleghe e ai nostri colleghi del mondo dellistruzione, delluniversità e della ricerca.
Chi vi scrive lo fa a poche centinaia di chilometri da dove vi trovate: eppure, se misurata col metro della consapevolezza e della preoccupazione per il futuro, anche questa breve distanza sembra sparire. E lo fa in giorni in cui ci ritroviamo, su questaltra sponda del Mare Mediterraneo, a osservare con attenzione e apprensione le vicende che si susseguono nel vostro paese e intorno a esso.
VIDEO LEuropa rispetterà la volontà del popolo greco?
Siamo studiose e studiosi, ricercatori e ricercatrici, docenti e scienziati degli atenei italiani. Alcuni tra noi si occupano di scienze umane e storiche, altri di scienze sociali, altri ancora di scienze matematiche, fisiche e naturali. Eppure ciascuno di noi condivide una forte riconoscenza nei confronti della cultura greca e della sua storia. Come potremmo altrimenti? È stata la Grecia la vera culla del pensiero occidentale, il crocevia di esperienze che ha generato per prima lo spirito dellamore per la conoscenza, in ogni ambito del sapere. Tutte e tutti sappiamo perfettamente quanto la cultura e il pensiero greco abbiano contribuito a quelloriginaria, vera spinta verso lunità e la fratellanza degli esseri umani in questa parte del mondo. Tutti sappiamo che essa è la nostra radice, ben prima e ben più di ogni mito o ideologia che di volta in volta si è voluta fondativa per lEuropa.
Soprattutto, ognuno di noi condivide una seria preoccupazione per gli eventi che si stanno avvicendando in questi giorni, così come un profondo sdegno per il ricatto che vi è stato imposto dalla tecnocrazia dellausterity, che ha ormai svelato il vero obiettivo della sua ferocia: quello di imporre un unico, fallimentare modello economico basato sullannientamento della dignità umana.
Per questi motivi non possiamo non supportare il popolo greco in questa pagina difficile della sua storia. Siamo consapevoli che lesito del referendum del 5 luglio prossimo, se come ci auguriamo si affermerà la vittoria del NO, porterà a un clima di confusione che si cercherà di strumentalizzare per far chinare il capo alle cittadine e ai cittadini greci. Per questo motivo ci impegniamo da subito, con questa lettera, a offrirvi la nostra solidarietà: non solo morale, ma anche nella forma di atti concreti. Ciò che mettiamo nero su bianco con queste parole è limpegno, a titolo individuale e collettivo, a sostenervi e cooperare con voi per la ricostruzione della Grecia e la costruzione di un nuovo modello sociale, economico e politico, che attraversi e coinvolga anche quello snodo cruciale che è il mondo della conoscenza, in cui tutte e tutti noi lavoriamo.
Ci auguriamo che il popolo greco faccia la sua scelta in piena autonomia e dignità, mentre la solidarietà internazionale nei suoi confronti si rafforza e continua. Sappiamo che il mondo si sta indignando e mobilitando perché la Grecia possa dimostrare che unEuropa diversa un mondo diverso è davvero realizzabile, rifiutando laut-aut tra schiavitù al mercato o barbarie. Vogliamo esprimere a ciascuno di voi, e in particolare alle nostre colleghe e ai nostri colleghi, il nostro totale sostegno. Un ultimo appunto. Non troverete al termine di questa lettera il solito elenco di sole firme prestigiose: daltronde, non è intenzione di chi vi scrive proporre la consueta dichiarazione di intenti, lennesima vetrina intellettuale destinata a lasciare il tempo che ha trovato. Perché la nostra vuole essere una promessa di solidarietà fattuale e incisiva, prologo a tempi nuovi e animati da uno spirito differente. Lo spirito di una nuova solidarietà tra i popoli dellEuropa e del Mediterraneo, in grado soprattutto, di costruire un sapere e un mondo nuovo, più giusto, più solidale, più libero.
Un enorme grazie a tutte e a tutti voi.
Viva la Grecia!