di Daniele Diaco – Favorire il reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti in espiazione di pena. È questo l’obiettivo del Protocollo d’Intesa relativo al progetto “Lavori di pubblica utilità e recupero del patrimonio ambientale” firmato da Roma Capitale e dal Ministero della Giustizia.
Nella mattinata odierna, i primi 18 detenuti del carcere di Rebibbia hanno iniziato il proprio percorso rieducativo nel Parco di Colle Oppio, dove sono stati impiegati per effettuare diversi lavori di manutenzione e cura del verde. Opere, è opportuno ricordarlo, svolte grazie al prezioso supporto del Servizio Giardini in forma volontaria e a titolo gratuito, sotto l’attenta supervisione della Polizia Penitenziaria.
Il progetto, partito in via sperimentale stamane con i detenuti del carcere di Rebibbia, prevede l’impegno in strada 5 giorni a settimana in vari parchi e ville cittadine e avrà la durata di 6 mesi.
Tutti hanno diritto a una seconda opportunità. Una comunità che miri ad essere il più possibile inclusiva e comprensiva con i suoi membri ha il dovere di agevolare il reintegro di persone che cercano un’occasione di riscatto e di riabilitazione sociale.
In tal senso, l’Assessorato alla Sostenibilità Ambientale e la Commissione Ambiente di Roma Capitale plaudono all’iniziativa in essere.