Basta con i soldi pubblici ai giornali per ascoltare le opinioni personali di Ferrara (Foglio) o Polito (Il Riformista) o per dar fiato a Mastella, a Fini o a Bersani o per essere usati per killeraggio politico o per pagare lo stipendio a Belpietro. I parassiti dell’informazione sono mantenuti ancora per un altro anno dalle nostre tasse grazie ai partiti, FLI in testa. Carta stampata neppure buona per pulirsi il culo.
“E intanto ieri sera il governo, sotto la spinta dei finiani e dell’opposizione unita (escluso Idv mi risulta), ha aumentato il fondo per i contributi pubblici all’editoria di altri 100 milioni, oltre ai 195 già previsti. A questi vanno aggiunti 30 mln di credito d’imposta per la carta e 5 mln per i giornali all’estero. In tutto fa 330, euro più euro meno. Soldi che come sappiamo bene fanno a finanziare in gran parte giornali di partito, di finte cooperative o smaccatamente di regime (come Libero o il Foglio). Tutto questo mentre non si trovano i soldi per i precari, per mettere in sicurezza Pompei o i fiumi che esondano. Credo sia l’ennesima vergogna di un governo alla frutta, con gran parte dell’opposizione complice, che toglie con una mano a chi ne ha bisogno per dare con l’altra alle varie caste. E tutti zitti… Beppe, dì qualcosa!” gigi m.
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