Il M5S ha chiesto i nomi dei candidati alla presidenza della Repubblica a Renzie. Si prende atto che non vuole darli. Si dice che il nome in realtà sia uno solo e sia già deciso: Giuliano Amato imposto da Berlusconi come presidente di garanzia e che verrà votato al quarto turno quando il voto delle opposizioni (interne ed esterne) sarà ininfluente, al contrario dello spirito della Costituzione che voleva un presidente super partes e non del governo o di due partiti. Renzie, e questo è stupefacente, i nomi non li vuole comunicare neppure al partito di cui è segretario. Vuol fare una sorpresa ai suoi senza nessuna discussione interna. Ora ci chiede di andare al tavolo del Nazareno, ma a fare che? E’ un tentativo grossolano di rovesciamento delle parti supportato dai media. Ma noi siamo stanchi di questi giochini. La ricreazione è finita. E’ sufficiente che Renzie ci mandi un tweet con la rosa dei nomi e noi la sottoporremo ai nostri iscritti attraverso la Rete. La rosa a questo punto la chiediamo al Partito Democratico. C’è nessuno in casa? Toc, toc, un segnale di democrazia da parte di chi se la è intestata nel nome è doveroso.
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