La propaganda dei bombardoni, edizione aggiornata del Ministero della Cultura Popolare fascista, è tutto quello che rimane della politica. Nel futuro prossimo, nel 2013, appena dopo le elezioni, avremo un nuovo mondo, le province saranno abolite, ci sarà un percorso per diminuire le tasse, il Pil crescerà, la banda larga si diffonderà dagli Appennini alla Sardegna, ci saranno tavoli di lavoro dove il governo farà ovviamente la sua parte, verranno scritte grandi agende digitali, i politici condannati non potranno essere eletti, i vitalizi dei parlamentari saranno cancellati, i sindaci spendaccioni saranno rimossi, il numero dei consiglieri regionali diminuirà, le spese degli enti pubblici saranno controllate minuziosamente dalla Corte dei Conti, le riscossioni dei tributi non saranno più gravate da interessi di usura, i giovani all’estero potranno ritornare in Patria grazie a centinaia di milioni di stanziamenti per lo Sviluppo, lo spread scenderà sotto i 200 punti, il debito pubblico non crescerà più, saranno applicati sgravi sulle pensioni minime, gli scandali saranno puniti, i festini proibiti per legge, si troveranno tesoretti per le misure più urgenti, il rispetto per l’Italia crescerà, le università italiane entreranno nelle prime nel mondo, i libri di testo saranno digitalizzati, ogni classe scolastica sarà collegata in Rete con un Ipad per studente, i cumuli di indennità saranno proibiti, i finanziamenti pubblici ai partiti verranno ridimensionati, la corruzione sarà vietata per legge, il falso in bilancio sarà discusso dal Governo, il conflitto di interessi verrà eliminato, ognuno disporrà di un unico documento elettronico per tutte le amministrazioni pubbliche, migliaia di nuove start up verranno finanziate dallo Stato, i braccialetti elettronici per i detenuti in semi liberà costeranno meno e funzioneranno alla perfezione, le infrastrutture strategiche sopra i 500 milioni (Tav in Val di Susa e Gronda ad esempio) avranno un credito di imposta Iren e Irap fino al 50% per tre anni.
Monti è il garante di tutto questo ben di Dio. Un settantenne che afferma che, oibò, “Gli scandali fanno parte di un’Italia vecchia“, un extraterrestre che proclama, dopo decenni di ruberie, che “L’opinione pubblica è sgomenta e indignata” e che si interroga accigliato su “Cosa può pensare un cittadino straniero quando vede scorrere certe immagini alla tv?“. Non so cosa pensa lo straniero, ma so cosa vuole l’italiano: liberarsi di questa classe politica, dei bancocrati e delle loro facce al più presto. Un’agonia con il sottofondo della propaganda è francamente insopportabile. Ci vediamo in Parlamento. Sarà un piacere.
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