Ricercatori dell’EPFL’s EssentialTech Center di Losanna, in Svizzera, in collaborazione con l’Empa (Centro Federale Svizzero di scienza dei materiali) hanno sviluppato una mascherina chirurgica completamente trasparente che presto sarà prodotta su scala industriale. Il team ha creato una startup chiamata HMCARE per commercializzare le mascherine e ha già raccolto quasi un milione di euro per sviluppare il processo di produzione.
Chiamate HelloMasks, le mascherine trasparenti sono realizzate con materiali organici. Oltre ad essere trasparenti, sono anche riciclabili e biodegradabili, poiché le mascherine devono essere gettate dopo un certo periodo di tempo per rimanere efficaci.
Negli ultimi due mesi tutti abbiamo notato quanto sia difficile parlare con le persone quando la metà del loro viso è nascosta. Non si riesce a sentirli molto bene né a distinguere le loro espressioni facciali. E per alcune persone, come gli anziani, le persone con problemi di udito, i bambini, le mascherine sono un ostacolo alla comunicazione.
L’idea è quella che sostituiscano quelle verdi o bianche indossate dagli operatori sanitari (e che hanno inquinato i nostri marciapiedi fin dall’inizio del pandemia!). Questa protezione potrebbe essere indossata da chiunque, anche se è stata progettata principalmente per rendere il contatto tra gli operatori sanitari e il paziente meno impersonale.
L’idea è nata quando Klaus Schönenberger, responsabile del Centro EssentialTech dell’EPFL, stava lavorando in Africa occidentale durante l’epidemia di Ebola del 2015. “Era commovente vedere che gli infermieri – coperti dalla testa ai piedi con l’equipaggiamento protettivo – appuntavano le foto di se stessi sui loro toraci in modo che i pazienti potessero vedere i loro volti”.
Il materiale è realizzato con un metodo comune chiamato elettrofilatura, dove una forza elettrica viene utilizzata per disegnare fibre polimeriche.