I sacrifici li devono fare i cittadini. I sacrifici li decidono i parlamentari. I parlamentari non fanno sacrifici. E’ il teatro dell’assurdo. Forse abbiamo perso il senso della realtà. I media usano la tecnica della confusione e ci becchiamo come i polli di Renzo prima che gli sia tirato il collo. Proviamo a ridefinire le regole. I sacrifici li devono fare tutti. I sacrifici li decidono e votano i cittadini. I parlamentari fanno i sacrifici. Così va meglio.
Nel minipost “La manovra economica” ho proposto:
– Taglio delle spese militari e rientro delle missioni di guerra in Libia e in Afghanistan
– Abolizione di tutte le pensioni parlamentari in assenza di un periodo di contribuzione pari a quello di tutti gli altri cittadini
– Abolizione immediata dei finanziamenti pubblici ai partiti a partire dal prossimo settembre
– Abolizione dei finanziamenti diretti e indiretti ai giornali con effetto retroattivo al primo gennaio 2011
– Contribuzione del 60% dei capitali regolarizzati con lo Scudo Fiscale
– Statalizzazione di tutte le concessioni in mano ai privati
– Abolizione immediata di tutte le province. Riduzione del 50% del numero dei parlamentari
– Abolizione delle doppie e triple pensioni
– Tetto massimo per ogni pensione di 3.000 euro al mese
– Cancellazione delle Grandi Opere Inutili (Tav Val di Susa 22 miliardi, Ponte Messina 4, Gronda Genova 6, ecc.)
– Eliminazione delle Authority e degli stipendi dei trombati dalla politica lì collocati.
Ho ricevuto più di 500 contributi. Non posso, per ragioni di spazio, elencarli tutti, ne riporto solo alcuni. In assoluto la misura più gettonata è l’introduzione dell’ICI per gli immobili del Vaticano, molti propongono l’uscita dall’Euro o il default immediato. Ecco un breve sommario:
– Abolizione finanziamenti pubblici alle scuole private
– Abolizione finanziamenti ospedali privati
– Detrazione di tutte le spese documentabili per fare emergere l’evasione stimata in 130 miliardi
– Aumento tassazione case e uffici sfitti per calmierare il mercato degli affitti e ridurre la speculazione edilizia e il riciclaggio dei soldi delle mafie
– Recupero dei 98 miliardi di euro evasi dalle società di slot machines
– Eliminare ogni buonuscita per incarichi pubblici (esempio per i consiglieri regionali)
– Dimezzare i parlamentari o in alternativa chiudere il Senato
– Tassazione della prostituzione
– Cancellazione di tutte le auto blu
– Eliminazione delle pensioni multiple
– Favorire il lavoro a distanza
– Obbligo di pareggio di bilancio per ogni ente pubblico
– Abolizione fondi pubblici a attività venatorie o di carattere privato.
Vi invito a proseguire con altri suggerimenti. Le misure proposte saranno votate con un sondaggio sul blog. Per ognuna saranno definiti i potenziali risparmi. Un documento riassuntivo sarà disponibile in Rete e inviato per conoscenza ai parlamentari per chiederne la messa in discussione nella immancabile manovra economica d’autunno. Lo ignoreranno, ma ancora per poco. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure.