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La chiusura delle trasmissioni politiche, o presunte tali, prima delle elezioni è una boccata d’aria pura. E’ l’eliminazione di una parte dei miasmi della “feccia che risale il pozzo“.La misura andrebbe estesa a ogni emittente privata con effetti definitivi con una eccezione. Le trasmissioni potrebbero continuare ad andare in onda solo se NON invitassero più alcun politico. I nostri dipendenti devono scomparire dalle televisioni e dalle prime pagine dei giornali. La politica non è una passerella di figuranti. Sono stati eletti per lavorare in Comune, alla Regione, nel Parlamento italiano e in quello europeo. Sono pagati dai cittadini per produrre risultati, non per occupare l’informazione. Dove trovano il tempo di dedicarsi alla cosa pubblica se non fanno mai un cazzo e passano da un programma a un altro, da un’intervista senza seconda domanda alla successiva, alla presentazione dell’ennesimo libro con il giornalista leccaculo al fianco? Se invece, per esempio, di stare a Bruxelles sono a Porta a Porta o a Ballarò a parlare di tutto, ma non di Europa?
Le trasmissioni politiche sono un’istigazione alla rissa. Due coglioni da una parte, però onorevoli, due coglioni dall’altra, anch’essi onorevoli. Un ring dove nessuno dei contendenti ha alcuna competenza sul tema in discussione. I politici devono mettersi in testa una volta per tutte che sono nostri dipendenti, pagati profumatamente con le nostre tasse. Sono lavoratori a progetto per il periodo del loro mandato. Niente di più e niente di meno. Una trasmissione “politica” deve far parlare i fatti, non i politici. Le loro esibizioni televisive, le loro allocuzioni sul nulla nelle paginate dei giornali NON fanno parte del loro lavoro, NON sono il loro lavoro. I cittadini vogliono risultati e informazioni dettagliate sulle attività in corso. Il resto sono comparsate non più sopportabili.
Questi impuniti girano con 10 quotidiani sotto il braccio, vivono della loro immagine, si riflettono in essa e la propinano in ogni forma. Il tasso di assenteismo in Parlamento (italiano o europeo) non fa scandalo, il doppio impiego pubblico, ad esempio sindaco e deputato, è dato per acquisito. Un dipendente di un’azienda privata sarebbe licenziato, ma si può fare! Condurre una trasmissione televisiva come fa il dipendente Luca Barbareschi si può fare! Il dipendente Ghedini che fa l’avvocato di Berlusconi e lo difende in televisione, si può fare. Il dipendente Lucio Stanca che cumula lo stipendio annuo di 164.168 euro da parlamentare con 480.000 euro come amministratore e consigliere di Expo 2015, si può fare. Rivoglio Ugo Zatterin e la suaTribuna Politica, due sole presenze televisive dei candidati prima delle elezioni e poi il silenzio. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure.