Italia a 5 Stelle, Una tre giorni insieme di incontri tra i duemila eletti del M5S in tutta Italia e in Europa e cittadini e simpatizzanti, da venerdì 10 a domenica 12 ottobre. Un evento ambizioso, ma che non sarà nè il primo nè l’ultimo nella nostra storia. D’altronde siamo abituati a gettare il cuore oltre l’ostacolo e quindi abbiamo iniziato per tempo, il 1 luglio, la trafila dei permessi al Circo Massimo a Roma seguendo ogni passo burocratico nel massimo rispetto delle procedure e delle regole.
Peccato che tra il dire ed il fare ci siano di mezzo il Comune di Roma ed il Ministero per i Beni e Attività Culturali, nelle persone del “Direttore della «promozione, pianificazione strategica e coordinamento attuativo di progetti speciali, per lo sviluppo e la valorizzazione della città di Roma e delle sue risorse»“, il camaleontico Maurizio Pucci, ex ad di Musica per Roma, ex sovrintendente alle grandi opere come l’apertura dell’Auditorium di Renzo Piano, ex direttore dei cantieri del Giubileo che ora torna con un ingaggio da 115 mila euro. Un uomo che costa ai cittadini romani (e italiani che ogni volta sono costretti a mettere mano al portafogli per ripianare i buchi di Roma Capitale) bei soldini e la cui nomina è già stata inserita in due fascicoli di inchiesta, uno della Corte dei Conti ed uno della Procura della Repubblica. E nella persona dell’Architetto Federica Galloni, Responsabile della Direzione Regionale dei Beni Culturali e Paesaggistici del Lazio, la donna la cui firma tutto può. Tristemente molto nota ai cittadini romani ed ai comitati che si occupano di tutela del territorio e dell’Agro Romano.
Il Comune di Roma ed il MIBAC, che negli anni hanno autorizzato al Circo Massimo un po’ di tutto nonostante il solito parere contrario della Soprintendenza Speciale per i beni archeologici di Roma, ci ha inviato il 31 luglio una secca risposta: la manifestazione è troppo importante, l’allestimento troppo grande per questa area. Se volete, Italia 5 Stelle la fate altrove, forse.
Perché noi siamo il Movimento 5 Stelle e non abbiamo corsie preferenziali come tutti i partiti o sindacati che negli anni ci hanno organizzato di tutto o come i Rolling Stones che hanno pagato profumatamente l’occupazione suolo pubblico ed in più erano un “sogno da ragazzo” di Marino.
Noi siamo quelli che in due eventi a San Giovanni con folle oceaniche hanno lasciato la piazza più pulita di quando l’avevano presa in consegna, noi siamo quelli che vanno alle manifestazioni con la famiglia perché il cambiamento culturale è l’aria che si respira quando ci muoviamo per i nostri diritti.
A noi, proprio a noi, viene negato Circo Massimo con una risposta pretestuosa che ci fa immediatamente capire che NESSUNO dei soggetti coinvolti (nè la Soprintendenza Speciale per i beni archeologici di Roma, nè il profumatamente pagato Direttore Pucci, nè il povero Vice Capo Gabinetto Vastola che ha firmato il primo foglio che gli hanno messo sotto il naso) abbia minimamente visionato il progetto dell’allestimento e soprattutto compreso la tipologia di manifestazione che vogliamo fare. Ci danno un riferimento ad un’ignota area consentita e ad una sconosciuta scheda tecnica che prevede massimo 15 gazebo piazzati in tutto Circo Massimo. Figurarsi la nostra meraviglia quando da una velocissima ricerca su internet troviamo foto come queste:
Il Circo Massimo durante il concerto dei Rolling Stones
Il Circo Massimo dopo il concerto dei Rolling Stones coperto dai rifiuti
Manifestazione Race for the cure
Alle nostra ferma richiesta di spiegazioni sulle motivazioni del diniego e soprattutto sui riferimenti di legge, decreti, regolamenti, delibere etc che lo hanno causato, o se la scelta di concedere Circo Massimo o meno sia discrezionale in base al colore politico o al portafogli del richiedente, abbiamo creato il panico in Comune e siamo stati celermente ricevuti e rassicurati che con qualche piccola modifica (che abbiamo prontamente apportato) ci avrebbero rilasciato il permesso per l’area.
E’ passato un altro mese e la risposta definitiva ci viene posticipata giorno per giorno, sempre infiocchettata con belle parole di rassicurazione. In pratica è un no, avere l’autorizzazione pochi giorni prima non ci consentirebbe di organizzarla e loro lo sanno benissimo. Prima l’ultima settimana di agosto, poi il 26, poi il 27. Adesso la prossima data indicataci è lunedì 1 settembre. Ma sapete cosa? Noi Italia 5 Stelle la faremo. Con il permesso del Comune di Roma così come l’avevamo pensata a Circo Massimo o senza permesso in una pacifica adunata di liberi cittadini. Pacifica ma un po’ incazzata. Perché noi siamo gandhiani ma non coglioni.