“Il motivo per cui ho accettato questa candidatura è scritto nel comunicato sul blog di Beppe Grillo: “nessun filo ha legato e legherà mai Freccero al M5S“. Sono anche molto lusingato di aver ricevuto il voto da Nicola Fratoianni, rappresentante di un’ area politica più vicina alla mia sensibilità e alle mie convinzioni.
Ma l’idea del M5S che la Rai debba uscire completamente dall’influenza dei partiti, corrisponde esattamente alla mia visione del problema. Ho lavorato in contesti diversi, sia di destra che di sinistra, ma ho sempre mantenuto la mia indipendenza pagandola a caro prezzo.
C’è infine un motivo per cui ritengo un dovere da parte mia accettare l’incarico. In un momento di drammatico decadimento del paese sia sul piano economico che culturale ognuno di noi è chiamato a fare la sua parte per il bene comune. E l’intervento più efficace si ottiene nel campo in cui si hanno più competenze. Faccio televisione da tantissimi anni (ho girato a Roberto Fico il mio CV), ho lavorato sul prodotto e sulla teoria. Penso che la Rai debba ritornare ad un ruolo di servizio pubblico ma debba farlo con una visione completamente nuova.
Con le espansioni delle reti a pagamento e il contemporaneo scadimento della televisione generalista, rischiamo di creare un pubblico a due velocità: un pubblico dotato di capitale economico e culturale e un pubblico privo di entrambi. Un pubblico che, già discriminato dalla scuola a pagamento, finisce anche nel tempo libero nel ghetto di un consumo televisivo sempre più basso. Oggi la scuola è declassata da strumento di formazione ad avviamento al lavoro.
Bisogna ricostruire un pensiero critico nel Paese.
Caro Beppe, con ironia, con allegria, da parte mia farò tutto il possibile.
Ciao a tutti, e criticatemi criticatemi criticatemi.” Carlo Freccero