di Leora Klapper – La Banca Mondiale stima che quasi 800 milioni di persone vivono in condizioni di povertà estrema. L’Africa ospita più persone estremamente povere rispetto a tutte le altre nazioni messe insieme. La maggior parte dei poveri ha bassi livelli di istruzione, questo li emargina ancora di più.
Cosa possiamo fare a riguardo?
Ridurre la povertà significa spesso aiutare i poveri a gestire i loro soldi. I conti bancari sono uno dei modi migliori per farlo. Proprio per questo le azioni di microcredito hanno dato così tanti benefici.
Uno degli stereotipi più diffusi è quello in cui si crede che i poveri siano troppo ignoranti per controllare le proprie finanze. Ma è piuttosto il contrario. Gestiscono situazioni estremamente complicate con margini e budget molto ristretti.
Infatti le persone pensano erroneamente che i poveri non abbiano soldi ed è questo che li rende poveri. Per questo non esiste nessuno strumento adatto ai loro bisogni per gestire soldi. Il fatto è questo: i poveri hanno soldi, almeno un pò. È solo che le loro finanze tendono ad essere instabili, imprevedibili e difficili da gestire. Gli agricoltori, ad esempio, non hanno il lusso di un normale stipendio regolare. Potrebbero essere pagati solo due volte all’anno. E i loro guadagni dipendono da molti fattori che sfuggono al loro controllo, come il tempo o i capricci del mercato.
I tempi per fare i loro pagamenti si allungano sempre più, tra un raccolto e l’altro, e nel mentre devono coprire i costi quotidiani, come il cibo, le tasse scolastiche mensili, i fertilizzanti e le sementi per la prossima stagione di semina.
Spesso qualcosa non va come previsto e finiscono i soldi. Quando accade, spesso si trovano a dover saltare i pasti, così diventano meno sani e persino più poveri.
Qui gioca un ruolo anche l’istruzione. Molti contadini sono sbandati, e quindi fanno affidamento sui soldi. Ma i contanti sono facili da perdere e facili da spendere.
Invece di usare un conto in banca per contenere i risparmi, un contadino li mette sotto al materasso. Manca ogni progettualità. Cosa succede se qualcuno li ruba? Se la loro casa brucia?
In questa situazione è abbastanza facile dimenticare il risparmio per obiettivi a lungo termine, come acquistare attrezzature agricole migliori o investire nell’istruzione. Così avere un conto accessibile aiuta le persone a riprendere il controllo dei loro soldi e delle loro vite.
Uno studio ha rilevato che gli agricoltori hanno aumentato gli investimenti nel raccolto, e così i guadagni, che sono stati depositati in conti di risparmio. In Nepal, i conti di risparmio hanno aiutato le donne a incrementare le spese per l’istruzione.
I pagamenti digitali basati su un account rappresentano un’innovazione chiave nella lotta contro la povertà.
È stato dimostrato che la distribuzione di benefici sociali, attraverso canali digitali invece di denaro contante, riduce la corruzione, aumenta l’efficienza e aiuta a risparmiare. La diffusione del denaro mobile in Kenya ha ridotto la povertà, aumentato i risparmi e aiutato le donne a lasciare l’agricoltura per un lavoro diverso.
I dati Global Findex della Banca Mondiale offrono una visione del panorama sullo sviluppo globale. Circa 1,2 miliardi di persone, nei paesi in via di sviluppo, hanno aperto un account dal 2010, creando nuove opportunità per migliorare il proprio benessere finanziario.
La tecnologia digitale ha guidato molti dei progressi nell’inclusione finanziaria. Milioni di persone, soprattutto in Africa, ottengono conti tramite semplici telefoni cellulari. Dal 2014, la proprietà dei conti di denaro mobile è quasi raddoppiata nell’Africa subsahariana. La tecnologia sta prendendo piede anche in altri paesi, come il Bangladesh, l’Iran, la Mongolia e il Paraguay.
In più c’è la questione delle donne.
Avere accesso al denaro tramite cellulare, democratizza la distribuzione delle risorse e del potere. Le donne nei paesi in via di sviluppo hanno molte meno possibilità rispetto agli uomini di avere un conto.
Come possiamo aiutare a colmare il divario di genere? L’Africa punta a una soluzione: i telefoni cellulari.
Le differenze di genere nella proprietà degli account sono spesso molto più ridotte nei paesi africani in cui il denaro mobile è diffuso. È ancora troppo presto per stabilire se esiste una vera connessione tra denaro mobile e parità di genere, ma i primi segnali sono promettenti.
I nostri numeri mostrano che 1,1 miliardi di adulti che non hanno un conto hanno un telefono cellulare, tra cui 605 milioni di donne. A livello globale, 235 milioni di agricoltori sono ancora pagati in contanti.
Le persone diventano scettiche quando sentono dire che i poveri hanno bisogno di conti bancari. Questo anche perché le istituzioni finanziarie non godono di molta stima e sono viste come dei truffatori. In più i servizi finanziari sono onerosi.
Per questo il primo passo è rendere questi servizi accessibili, trasparenti e sostenuti da vigorose misure di protezione. Risolvere la povertà globale è difficile. Ma una soluzione potrebbe essere semplice come utilizzare un telefono cellulare per accedere ai servizi finanziari.