Lunedì 4 aprile il M5S farà risuonare tutta lindignazione popolare per lennesimo scandalo che ha coinvolto il Governo. Deputati e senatori si riuniranno sul luogo del delitto, al giacimento di Tempa Rossa, in Basilicata, per poi spostarsi a Viggiano, sede dellimpianto Eni al centro di un altro filone dellinchiesta che sta coinvolgendo anche esponenti del Pd locale. Proprio al centro Olio in Val d’Agri a Viggiano dell’Eni, alle ore 18, inizierà il raduno. Insieme ai parlamentari ci saranno gli attivisti lucani del M5S e chiunque riesca ad aggiungersi nonostante i tempi stretti e il giorno lavorativo. È solo il primo passo per riprenderci il Paese e governarlo nellinteresse comune.
Il principio è semplice: perché deve pagare solo il Ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, se lemendamento incriminato è stato approvato dallintero Governo allinterno della sua stessa legge di Stabilità? È evidente il tentativo del Bomba di sviare lattenzione sui rapporti famigliari tra la Guidi e il compagno Gianluca Gemelli, ma non si può nascondere ciò che è sotto gli occhi di tutti: lemendamento favorisce una multinazionale petrolifera, la Total, ben più che le azienducce di uno scaltro imprenditore con le conoscenze giuste. Il Governo del fossile ha intessuto una fitta rete di rapporti inconfessabili per mezzo di favori parlamentari, pressioni e appalti milionari. Il tutto in spregio allambiente e allinteresse nazionale, che suggerirebbe investimenti nelle energie rinnovabili e non lamicizia criminosa con le lobby del petrolio.
Levento promosso dal M5S avrà anche il merito di richiamare lattenzione sul referendum del 17 aprile, oscurato quanto più possibile dai media nazionali. Sullonda di questo nuovo scandalo di potere, una marea di cittadini potrà dire SI nelle urne per spazzare via le trivelle e guardare ad un futuro sostenibile. Lobiettivo è mandare a casa un Governo colluso con le Banche, lEurodittatura di Bruxelles e le lobby internazionali del Petrolio.
In alto i cuori!
MoVimento 5 Stelle
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