Uno storico accordo globale volto a fermare la deforestazione è fallito. L’accordo, lanciato al vertice delle Nazioni Unite sul clima del 2014, mirava a diminuire della metà della deforestazione entro il 2020 e a fermarla del tutto entro il 2030.
Una valutazione della Dichiarazione di New York sulle foreste afferma che non sono stati rispettati gli impegni chiave. La deforestazione continua a un ritmo allarmante e minaccia gli interventi di prevenzioni per il cambiamento climatico.
La relazione critica, elaborata da NYDF Assessment Partners (una coalizione di 25 organizzazioni), ha dipinto un quadro cupo di come le foreste del mondo continuano ad essere abbattute. “Da quando il NYDF è stato lanciato cinque anni fa, la deforestazione non è solo continuata, ma in realtà è accelerata”, ha osservato Charlotte Streck, co-fondatrice e direttrice di Climate Focus, che ha coordinato la pubblicazione del rapporto.
Il rapporto afferma che la quantità di emissioni annuali di carbonio risultanti dalla deforestazione in tutto il mondo è equivalente ai gas serra prodotti dall’Unione Europea. In media, tra il 2014 e il 2018 è stata persa ogni anno un’area di alberi della dimensione del Regno Unito.
La perdita di foreste tropicali rappresenta oltre il 90% della deforestazione globale, con il bacino amazzonico di Bolivia, Brasile, Colombia e Perù in cima alla lista.
Craig Hanson, vicepresidente del World Resources Institute, ha descritto i risultati come una “pagella mista”: “Ci sono alcuni posti al mondo in cui stiamo subendo una drammatica perdita della foresta primaria. In altri luoghi, stiamo scoprendo che ci sono nuovi alberi che stanno arricchendo i paesaggi rurali, ma stiamo ancora assistendo a una netta riduzione del numero di foreste che il mondo ha”.
In modo preoccupante, affermano gli autori, sta emergendo un nuovo punto di disboscamento nell’Africa occidentale e il tasso di abbattimento di alberi nella Repubblica Democratica del Congo è raddoppiato negli ultimi cinque anni.
La Dichiarazione di New York sulle foreste (NYDF) è un accordo volontario e giuridicamente non vincolante per agire per arrestare la deforestazione globale. È stato approvato per la prima volta al Summit delle Nazioni Unite sul clima nel settembre 2014 e, nell’ottobre 2017, 40 governi, 57 società multinazionali e 58 organizzazioni non governative avevano approvato la dichiarazione.
I ricercatori hanno sottolineato perché il quadro generale fosse così cupo e perché fermare la deforestazione fosse così vitale nella lotta contro i cambiamenti climatici: “Arrestare la deforestazione e ripristinare le foreste tropicali, ad esempio, potrebbe fornire fino al 30% della mitigazione necessaria per aiutare a rispettare l’accordo di Parigi. Ma questo obiettivo non può essere raggiunto mentre gli impegni a zero deforestazione continuano a essere disonorati”.
Alla fine la domanda che emerge in tutti noi è: cosa stiamo facendo?