L’Italia produce debito che trasforma in titoli di Stato. Sono il suo prodotto di punta per l’esportazione, come il caffè per il Brasile o la Guiness per l’Irlanda. Tremorti è il produttore del debito, un lavoratore instancabile: 100 miliardi di euro in più nel 2009, circa 30 fino ad ora nel 2010. Se i costi diminuiscono, le spese sono sotto controllo e le entrate fiscali sono calate, ma di poco, la domanda è: “Chi ha speso i 130 miliardi accumulati nel debito pubblico in un anno e mezzo“? Gli investitori internazionali per comprare il nostro debito pretendono sempre maggiori interessi che a loro volta aumentano il debito complessivo. E’ una spirale che ha provocato la bancarotta della Grecia. Lo spread tra i titoli italiani e quelli tedeschi è arrivato a 168 punti ed è aumentato di 7 punti in un giorno. Lo spread è il differenziale tra gli interessi di un’obbligazione a rischio di default (titoli italiani) e quello di un titolo privo di rischio (bund tedeschi). Tremorti è differente, l’economia la fa in modo strano, per questo ha un alto differenziale con la Germania.
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